Un luglio "novembre" ma con la violenza dei temporali estivi: il Seveso esonda ancora
Poche ore dopo l'infuocata assemblea pubblica sul Seveso, voluta dal Comune a Niguarda, il maltempo si riscatena e il Seveso esonda per la terza volta in 1 mese. Come sempre, inizio dai tombini di via Valfurva. Colpita solo Niguarda e molto meno dell'8 luglio, ma è evidente che torrenti tombinati, cementificazione e precipitazioni divenute tropicali, stanno chiedendo il conto a Milano
25 July, 2014
Nel quartiere Niguarda, zona 9, all'Auditorium di viale Ca' Granda si era da poco conclusa un'assemblea pubblica con i cittadini, voluta dal Comune di Milano, e con la Giunta milanese presente in forze, oltre ad altre Istituzioni. C'erano infatti la vice-sindaco De Cesaris, gli assessori Granelli e Maran, la presidente del CdZ 9, il direttore AMSA, i tecnici di Regione Lombardia, l'Autorità di Bacino del Po. Insomma tutti, per cercare di rispondere ai cittadini sull'annoso problema del Seveso e soprattutto parare i colpi e le accuse dopo l'ultima eccezionale esondazione dell'8 luglio scorso e i danni conseguenti, appena stimati, per lo stato di calamità chiesto in Regione, in 47 milioni di euro.
In un clima infuocato, ma anche fortemente esasperato da esponenti politici dell'opposizione che dalle ultime file urlavano "boicottando" le spiegazioni dei tecnici, le Istituzioni hanno purtroppo detto le solite cose, riguardo le soluzioni al problema Seveso: le opere da fare sono quelle, allargamento e/o duplicazione degli attuali scolmatori e realizzazione delle vasche di esondazione (o laminazione), a partire da quella di Senago. Lo "Studio di fattibilità per la sistemazione idraulica del Torrente Seveso" presentato dalla Regione sarà sicuramente impeccabile, ma ancora facente parte, per responsabilità politica, del "Pianeta Progetti".
Anche se tra le informazioni più allarmanti date dai tecnici della Regione, e che molti sembrano ignorare, c'è sicuramente la recente eccezionalità degli eventi alluvionali del torrente Seveso. Secondo i dati disponibili (vedi grafico allegato), che partono dal 1976, ad oggi si sono avute 90 esondazioni (in media 2,5 esondazioni all’anno), ma la frequenza è fortemente aumentata negli ultimi anni. Dal 2005 la media è diventata di 3,1 esondazioni all’anno, con un 2010 particolarmente critico con 8 esondazioni (03/05, 14/05 ,23/07, 05/08, 12/08, 18/09, 01/11, 16/11).
E nessuno può ancora dire quale sarà il dato definitivo del 2014, perché il destino ha voluto che già stanotte, poche ore dopo l'Assemblea pubblica, il maltempo si riscatenasse su Milano e dintorni, con circa 50 mm di pioggia in poche ore (vedi dato ARPA e confronto con piovosità mensili ed annuali) e ciò portasse alla terza esondazione del Seveso a Milano in 1 mese (dopo il 25 giugno e l'8 luglio)! Come sempre, l'inizio è stato dai tombini e dalle (micro) vasche di contenimento (o laminazione) di via Valfurva, accanto la piscina Scarioni.
Rispetto all'8 luglio scorso è stata colpita solo Niguarda e sicuramente con meno acqua (10-20 cm), il che ha comportato problemi solo in viale Fulvio Testi e dintorni, ma è evidente che in questo novembre "mascherato" da luglio, dopo anni di immobilismo politico, egoismo localistico (come l'ostinato NO di Senago alle vasche di laminazione), cementificazione selvaggia e, in scala globale, stravolgimenti climatici, l'eccezionalità e la violenza delle precipitazioni piovose di questo luglio, stanno facendo venire tutti i nodi al pettine.
Stefano D'Adda