Padova, niente più domeniche ecologiche. Per il Comune danneggiano il commercio
Padova aderisce alla Settimana della Mobilità Sostenibile bloccando il traffico (solo in centro) per l’ultima volta domenica 21 settembre. Da lì in poi però, le domeniche a piedi saranno eliminate “come promesso in campagna elettorale”. Per l’assessore all’Ambiente danneggiano il commercio e i cittadini meno abbienti
25 August, 2014
Il cambio di giunta deciso dalle ultime elezioni comunali di giugno ha portato con sé anche un radicale dietrofront sulle politiche per la qualità dell’aria. Le domeniche a piedi sostenute dal sindaco uscente Flavio Zanonato (Centrosinistra) saranno abolite dalla nuova giunta guidata da Massimo Bitonci (Centrodestra), come promesso in campagna elettorale.
Immediate le proteste di Legambiente, che ha appena presentato un rapporto sulla qualità dell’aria in città, sottolineando come PM10, PM2,5,Ozono, Biossido di azoto e Benzo(a)pirene continuino a sforare sistematicamente i limiti di legge, nonostante i (leggeri) miglioramenti registrati nel corso degli anni.
Miglioramenti che riguardano, come sottolineato più volte, l’intera Pianura Padana, ma che non consentono assolutamente di rientrare nei limiti di legge: né quelli europei attualmente in vigore, né, tantomeno, quelli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Insomma, l’aria di Padova sarà anche migliorata negli anni, ma è tutt’altro che sana. L’associazione chiedeva alla nuova giunta di mettere in atto nuove misure per far fronte al pericolo degli inquinanti, come la possibilità di istituire un’ampia area di limitazione della mobilità privata o un Ecopass. Per il momento però, la prima certezza nell’agenda del nuovo assessore all’Ambiente Matteo Cavatton è la necessità di abolire le domeniche a piedi, anche in virtù di quello che la Giunta considera un “netto miglioramento” della qualità dell’aria.
"A Padova non ci saranno più le domeniche ecologiche – ha dichiarato alla stampa locale - così come promesso anche in campagna elettorale. Si tratta infatti di provvedimenti che possono avere un effetto immediato di contenimento delle emissioni, ma non possono nulla contro l’inquinamento proveniente dalle aree circostanti. Il blocco del traffico risulta inoltre discriminatorio nei confronti dei cittadini con difficoltà economiche proprietari di veicoli non di ultima generazione e danneggiano l’economia dei centri storici".
La situazione dell'aria di Padova
(Fonte: Legambiente)
Biossido di azoto
Per il Biossido di azoto si riscontra il superamento del valore limite annuale: 45 mcg/m3 (microgrammi per metro cubo) contro il valore limite di legge (D.Lgs.155/2010 e precedenti normative) di 40 mcg/m3: la più alta concentrazione registrata nel Veneto (per approfondire vedi dossier ).
Ozono
Il Decreto Legislativo 155/2010, fissa l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana. Limite fissato a 120 mcg/m3 da non superarsi più di 25 giorni all’anno. A Padova nell’ultimo anno si sono verificati 41 superamenti del limite. (per approfondire vedi dossier).
PM10
A Padova nell’ultimo anno sono stati 68 i giorni in cui le polveri sottili anno superato il limite giornaliero di 50 μg/m3 da non superarsi per legge più di 35 giorni in un anno.
A Padova il Pm10 supera i 35 giorni l’anno da quando viene monitorato, cioè dal 2001. Anche per questo inquinante l’aria di Padova è quindi fuorilegge (per approfondire vedi dossier).
PM2,5
Le polveri ultrasottili, come il PM2.5 sono costituite dalla frazione delle polveri di diametro aerodinamico inferiore a 2.5 mcg, in grado di giungere fino al tratto inferiore dell’apparato respiratorio (trachea e polmoni) risultando più dannose del Pm10. Frazioni ancora inferiori possono giungere fino al sangue attraverso gli alveoli polmonari.
Il valore limite è 25 mcg/m3 come media annua. L’aria di Padova è fuorilegge anche per questo inquinante avendo registrato una media annua di 28 mcg/m3. (per approfondire vedi dossier).
Benzo(a)pirene
La legge stabilisce in 1 nano grammo per metro cubo d’aria, come media annua, il limite di legge del Benzo(a)pirene. Nell’ultimo anno l’aria di Padova ha registrato una concentrazione massima di 1,3 nanogrammi, risultando fuorilegge anche per questo inquinante, come lo è sempre stata da quando è monitorato.
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