Atac Bikefriendly, Rebike: "È il primo vero intervento di intermodalità"
A quasi un mese da quando è stato reso possibile salire con la propria bici su 15 linee di superficie, Roma sembra che faccia ancora fatica a capire il funzionamento ed il valore di queste scelte. Ecco cosa ne pensano i cicloattivisti di Rebike Altermobility
01 September, 2014
Atac prepara la sua rivoluzione Bikefriendly: per tutto agosto infatti è stato possibile salire con la propria bici su 15 linee di superficie ( 6 tram e 9 autobus selezionati tra quelli con scarsa affluenza di passeggeri), sulla Roma-Lido e sulle metropolitane romane, mentre da settembre fino al 31 dicembre, in via sperimentale, le stesse linee saranno accessibili in determinate fasce orarie (per ulteriori dettagli e per il regolamento Atac clicca qui).
Eppure ce ne vorrà di tempo prima che il sistema entri negli ingranaggi della città e non sarà facile far abituare cittadini ed autisti. A dimostrarlo è anche la nostra piccola esperienza degli scorsi giorni che ha mostrato come, insieme alle questione tecniche sarà necessario aumentare le formazione e la sensibilità anche del personale Atac.
Di questo avviso sono anche i ragazzi di Rebike Altermobility, associazione romana da sempre impegnata nella promozione della mobilità alternativa. “È il primo vero intervento di intermodalità fatto in più di un anno di mandato. - ci racconta Federico Spano, volontario di Rebike - l'idea di permettere di caricare le bici sui bus è un buon inizio per una giunta che si è presentata alle elezioni promettendo una rivoluzione verso la mobilità sostenibile, ma si tratta sempre di una soluzione parziale, un punto di partenza dati gli evidenti limiti logistici. In altri paesi il trasporto bici su bus si fa con degli spazi appositi fuori o stalli all’interno dei bus stessi - prosegue Spano- qui sarà invece difficile caricare le bici tra gli insulti degli altri passeggeri e sbuffi degli autisti. Al di la di questo intervento, inoltre, ci si aspetterebbero azioni più di ampio respiro atte a favorire la crescita della mobilità ciclabile come mezzo di trasporto urbano per gli spostamenti casa-lavoro“ Le bici infatti, lo ricordiamo, dovranno essere collocate, qualora vi sia posto, nell’area attrezzata per i disabili.