A Milano arriverà anche lo scooter-sharing
Dopo bike e car-sharing, il Comune di Milano vuole aprire anche alla mobilità condivisa degli scooter. In arrivo un bando per trovare gli operatori giusti. Maran a Repubblica: la filosofia dello sharing funziona e vorremmo che l’uso dei mezzi in condivisione si estendesse alla Provincia
03 September, 2014
Dopo aver lanciato per prima il car-sharing che ora ha ben 4 operatori diversi (GuidaMI, car2go, Enjoy e Twist), Milano potrebbe essere la prima città italiana a diffondere anche l’utilizzo dello scooter-sharing. Entro il 2014, sarebbe infatti intenzione del Comune di emettere un bando pubblico, così come fatto per trovare gli operatori del car-sharing, per esaminare le proposte di un servizio adeguato, che risponda a quei criteri di economicità, ecologicità e fruibilità che hanno guidato la scelta dei vari car-sharing.
La conferma è arrivata recentemente da un’intervista rilasciata dall’Assessore Maran a Repubblica, dove si ribadiva quanto la Giunta Pisapia continui a credere nella strada della mobilità condivisa. Milano si affiancherebbe così a città come Parigi, Barcellona e Londra, dove già girano i motorini in condivisione.
Uno dei principali operatori europei di scooter-sharing è Motit, che ha avuto un appalto per il servizio a Barcellona. Sono motorini elettrici di colore viola, con un abbonamento forfait di 20 euro, un costo di utilizzo di 26 cent/minuto, prenotabili con un’apposita App dallo smartphone. Le condizioni di utilizzo dello scooter-sharing sarebbero quindi le medesime del car-sharing: utenti registrati che pagano solo in caso di effettivo utilizzo, prezzo al minuto "all inclusive" (tasse, assicurazione, carburante), possibilità di prelevare e rilasciare i mezzi in tutta la città.
L’approccio molto positivo del Comune di Milano riguardo la mobilità individuale in condivisione avrebbe tuttavia anche un altro obbiettivo: convincere i Comuni limitrofi dell’hinterland ad estendere i servizi fuori Milano. L’Assessore Maran ha più volte ribadito quanto la Giunta Pisapia creda nel successo della mobilità condivisa e come essa non si ponga in contrasto con l’utilizzo dei mezzi del trasporto pubblico, ma sia da considerarsi complementare. E la diffusione nell'hinterland dei servizi di sharing potrebbe essere di supporto alla grave crisi del trasporto pubblico nelle Province.
Di recente ospite a Mosca ad un convegno internazionale, Maran ha confermato come il tema dello sharing non riguardi solo la mobilità, ma promuova anche un nuovo modello economico: invece di possedere un mezzo che non si usa, pagare solamente per il suo utilizzo reale. Dal 2013, ha dichiarato ancora l’Assessore, a Milano c'è stata la più forte riduzione di auto per abitanti di sempre: sono passate da 53 a 51, in totale 15mila in meno. La tendenza troverebbe tra le cause anche la spinta a rinunciare all’auto privata, data dalla sempre più valida alternativa dei car sharing.