Sacchetti, multe in vigore ma poca informazione tra Comuni e Polizia
Il "decreto sacchetti" è legge, ma fra i Comuni e gli uffici di polizia amministrativa vige ancora l'incertezza sull'applicazione delle sanzioni. Le multe possono essere applicate, ma in nessuna delle più grandi città italiane sono state date comunicazioni in merito. Per Assobioplastiche bisogna prima di tutto informare chi ancora non conosce la norma
08 September, 2014
La legge è in vigore, le sanzioni per chi vende o distribuisce sacchetti usa e getta in plastica non a norma sono applicabili, ma Comuni e Vigili Urbani non lo sanno. O almeno, non si sono ancora organizzati per intraprendere campagne informative e controlli.
Al di là di rarissime eccezioni, le amministrazioni comunali non hanno ancora dato comunicazioni di sorta agli uffici di polizia amministrativa, che non sono a conoscenza della nuova normativa. Per il momento né il Comune di Torino né quello di Milano hanno in programma iniziative ufficiali per far conoscere gli obblighi di legge previsti dal decreto Competitività.
Non si hanno ancora risposte certe nemmeno sulla destinazione degli eventuali introiti ricavati dalle sanzioni a produttori e commercianti, che non risultano vincolati a usi specifici dal testo del decreto. (Sull'argomento, siamo in attesa di risposte ufficiali dai Ministeri).
Dal canto suo, Assobioplastiche sottolinea la volontà di collaborare con le varie associazioni nazionali dei commercianti - da Confcommercio a Unioncamere - per contribuire a informare e supportare gli esercenti che ancora non si sono adeguati alla normativa vigente. Preferirebbero che le multe colpissero chi continua rifornire di sacchetti gli esercenti, non il singolo esercente. All'entrata in vigore delle sanzioni lamaggior parte dei sacchetti in circolazione non è a norma.
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