Area C, giovedì “corto” ma poco lo shopping
A due anni dal varo del giovedì “corto” di Area C (telecamere spente alle 18 e non alle 19.30) negozianti e Comune ne lamentano il fallimento. Per Confcommercio è mancato il "palinsesto" di eventi. Ma ci si domanda se è giusto avere una deroga ad una congestion charge, solo per lo shopping, che inoltre non funziona
10 September, 2014
Uno dei principali dibattiti aperti dall’introduzione a Milano della “congestion charge” AreaC, è sempre stato quello sui presunti danni economici che il provvedimento di limitazione del traffico in Centro avrebbe causato ai commercianti. Poi ci sono state le questioni “residenti” (se dovessero pagare il ticket e quanto) e quella forse più clamorosa: lo scontro con le autorimesse del Centro, che aveva portato addirittura ad uno stop temporaneo di AreaC nell'estate del 2012, per un provvedimento del Consiglio di Stato.
Una delle mediazioni cercate dal Comune, per mitigare il contrasto con le categorie più contrarie ad AreaC, è stata quella varata nel settembre del 2012, giusto due anni fa. Un’eccezione pensata apposta per raddolcire i commercianti e respingere al mittente l’accusa di volere compromettere uno dei business di Milano, lo shopping e la moda. Così la Giunta Pisapia varò il Giovedì di Milano “corto”, telecamere spente alle 18.00 anziché le 19.30, nella speranza che quell’ora e mezzo in più, praticabile nel Centro di Milano in auto senza dover pagare i 5 euro di AreaC, potesse favorire il commercio. E magari dimostrare quello che sostenevano molti commercianti: che AreaC danneggiasse gli affari.
Sembra non essere andata così, visto che due anni dopo quasi tutti i protagonisti del dibattito sono concordi che accorciare AreaC il giovedì non sia servito a nulla. Insomma, dalle 18 alle 19.30 del giovedì non c’è stato quell'effetto così benefico sugli acquisti, rispetto agli altri giorni. Ora Confcommercio e qualcuno nell’opposizione accusano il Comune di non avere organizzato gli eventi promessi, che avrebbero dovuto animare il giovedì sera nel Centro di Milano. Altri, soprattutto nella Giunta Pisapia, sostengono che la deroga fosse debole e “ingiusta” sin dall’inizio, come il presidente della commissione Mobilità Carlo Monguzzi, che più volte ha dichiarato la deroga inutile: “L’errore è stato a monte: se AreaC serve a rendere più vivibile il centro, accorciarne l’orario è un controsenso". Anche l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso ha ammesso più volte il fallimento.
Per Confcommercio, imprese, organizzatori e risorse per creare degli eventi ad hoc il giovedì sera c’erano, mentre sarebbe mancato il sostegno del Comune, a dire il vero molto più impegnato in questi mesi nell’organizzare il cartellone degli eventi Fuori Expo.
Sembra quindi probabile un ripensamento in merito, che comporterebbe rifare ancora una volta la cartellonistica levando l’eccezione del giovedì, ma che semplificherebbe nei confronti dei cittadini la coerenza complesiva di AreaC: accesso al Centro a pagamento, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30.