Metro C o Metro B: quale verrà prolungata a Roma?
Mentre si fa avanti l'ipotesi di prolungare la Metro C fino a piazzale Clodio (come era da progetto originario), si vocifera anche che i soldi verranno presi da quelli stanziati per prolungare la B fino a Casal Monastero. Ma l'assessore Caudo assicura: "progetto del prolungamento della Metro B non deve essere abbandonato"
18 September, 2014
Per una Metro C che potrebbe avanzare, c'è una metro B che potrebbe fermarsi.
Mentre è ormai una certezza che la Metro C, grazie ai fondi stanziati dal premier Matteo Renzi e al ministro Maurizio Lupi con lo Sblocca Italia, arriverà a Piazza Venezia, incerto ma possibile sembra essere il prolungamento fino a Piazzale Clodio, passando così oltre il Tevere. In questo modo, la linea verde sarebbe collegata con la A sia a San Giovanni che a Ottaviano, mentre lo scambio con la B avverrebbe a Colosseo.
Il problema, ovviamente, sono i soldi: quelli pubblici sono finiti per cui l'ipotesi (che comunque appartiene al progetto originario della Metro C) “oltre Piazza Venezia” sembra di difficile attuazione. “Proprio in questi giorni – ha assicurato Guido Improta, assessore alla Mobilità di Roma – scioglieremo questi nodi e vedremo se si potrà prolungare la Metro C, abbiamo in programma un vertice con il sindaco Ignazio Marino, la Regione e il ministero delle Infrastrutture”.
Nel frattempo il sospetto ventilato da molti è che si vogliano spostare sulla Metro C i 167 milioni di contributi pubblici stanziati per spostare il capolinea della metro B da Rebibbia a Casal Monastero, cosa che comunque comporterebbe anche i costi aggiuntivi delle penali. L'intervento del prolungamento della B prevede uno sviluppo di circa 2,8 km con due stazioni (San Basilio e il nuovo capolinea). La costruzione dell'opera dovrebbe avvenire, secondo quanto stabilito nel 2011 dalla giunta Alemanno, attraverso il meccanismo del Project Financing: il consorzio d'impresa costruirà le due stazione in cambio di 700.000 metri cubi di nuove costruzioni. Il costo totale dell'opera ammonta a 556 milioni: 167 erogati da Regione e Comune (già stanziati), 188 dalle aree acquisite dal concessionario e oggetto di valorizzazione, 133 versati in 24 rate semestrali a partire dal primo anno di gestione della nuova metropolitana, 67 infine dalla vendita a terzi delle aree di Pietralata. Da mesi l'associazione di imprese che si sarebbe dovuta occupare di questa tratta ha chiesto al Campidoglio, che dall'insediamento della giunta Marino non ha dato seguito al progetto, di firmare la convenzione urbanistica necessaria ad aprire i cantieri: cosa che non è stata fatta e l'ultimatum dovrebbe scadere tra una settimana. Intanto, da mesi i cittadini del quartiere di Casal Monastero continuano a chiedere questa opera - già appaltata, appunto.
Ma l'importanza del prolungamento della B, sulla quale Guido Improta appare scettico, è stata ribadita proprio ieri, in una nota congiunta, dall’Assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale, Giovanni Caudo, e da Presidente del Municipio IV, Emiliano Sciascia. “Il progetto del prolungamento della Metro B fino a Casal Monastero non deve essere abbandonato, soprattutto in considerazione del fatto che sono già stati stanziati fondi per un totale di 167 milioni di euro, in parte dalla Regione Lazio e in parte da Roma Capitale”, hanno ricordato assessore e minisindaco. “I cittadini del territorio aspettano quest’opera da tanti anni – hanno aggiunto - sarebbe del tutto sbagliato perdere le risorse pubbliche attualmente stanziate. I lavori devono partire subito per poi avviare un confronto sulle ulteriori risorse necessarie. Il progetto di prolungamento della Metro B riveste un’importanza fondamentale per tutto il quadrante est della città – concludono - perché permetterebbe di alleggerire il traffico di autoveicoli in entrata sulla via Tiburtina e sulle arterie vicine, oltre a consentire agli abitanti dei quartieri di San Basilio, Torraccia e Casal Monastero di utilizzare la metropolitana senza dover arrivare al capolinea di Rebibbia”. La nota di assessore e presidente di municipio sembrerebbe quindi assicurare la volontà di portare avanti il progetto del prolungamento della B.
Unica certezza in questi giorni – stando a quanto assicurato da Improta e Marino – è che la Metro C da Montecompatri/Pantano a Centocelle aprirà i battenti a partire dall'11 ottobre, mentre le stazioni fino a Lodi – tra cui quella di Teano/Gordiani che abbiamo visitato pochi giorni fa - saranno consegnate all'Atac nella primavera del 2015. Ma non mancano gli attacchi dal comune di Montecompatri, da dove la Metro C partirà: “Sorgono perplessità sulle condizioni di sicurezza per nulla rispettate nella zona del capolinea”, ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco di Montecompatri Marco De Carolis che continua a chiedere un sovrappasso pedonale che garantirebbe maggior sicurezza per gli utenti che dovranno attraversare la Casilina per raggiungere la fermata della terza linea metropolitana della Capitale.