Il Tar accoglie il ricorso contro il Comune per l'eliminazione delle barriere architettoniche
“Soltanto il[b] 58,2% degli autobus[/b] di linea è munito del pavimento ribassato senza gradini" così il Tar obbliga il Comune ad intervenire per la realizzazione di percorsi accessibili alle persone disabili
19 September, 2014
“Soltanto il 58,2% degli autobus di linea è munito del pavimento ribassato senza gradini e soltanto il 36,8% è munito di un sistema audiovisivo di annuncio fermata, mentre gli automezzi con spazio attrezzato per carrozzelle sono il 66% (per gli autobus) ed il 49% (per i tram)”. La sentenza del Tar Piemonte pone fine al ricorso presentato dall'Associazione coordinamento paratetraplegici, dall'Associazione handicap e sviluppo onlus, Cepim, Uildm e dalla Consulta per le persone in difficoltà contro la Città di Torino.
Il comune di Torino non ha, infatti, investito fondi né affidato alla società di trasporti Gtt il compito di provvedere alla programmazione e pianificazione degli spazi urbani in modo tale da essere agevoli per le persone con disabilità.
Come si legge nella sentenza del TAR, non sono state garantite “l'individuazione e la realizzazione di percorsi accessibili alle persone disabili” né si è provveduto “all'installazione di semafori acustici per non vedenti” e alla rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione.
A commentare la sentenza del Tar Piemonte il vice presidente del Consiglio comunale Silvio Magliano che attacca il Comune. “Una sentenza che evidenzia, ancora una volta, casomai ce ne fosse bisogno, come l’amministrazione di questa Città, su materie fondamentali come l’accessibilità, non vada oltre sterili proclami e dichiarazioni d’intenti che non si tramutano in reali azioni volte a migliorare la qualità dei servizi” spiega Magliano. “Una grande vittoria per le Associazioni di tutela delle persone con disabilità nella loro lunga battaglia contro il Comune”.
Intanto il Comune di Torino entro sei mesi dalla pubblicazione della sentenza dovrà dunque “intervenire per eliminare le barriere architettoniche e migliorare l'accesso degli utenti disabili al trasporto pubblico”.
Qui il testo della sentenza