Madrid raddoppia il centro pedonale: altri due quartieri chiusi al traffico dal 1° gennaio
Ventidue telecamere di sicurezza e 90 euro di multa per tutti i non residenti che varcheranno i confini della ZTL di Madrid, che raggiungerà così i 3,5 km quadrati di area pedonale (escluse le arterie di scorrimento). L’accesso sarà consentito solo a residenti e ciclomotori, mentre i veicoli commerciali potranno circolare solo dalle 10 alle 13
21 September, 2014
Dal 1° gennaio 2015 il centro di Madrid raddoppierà l’area pedonale: due nuovi quartieri (Barrio de Sol e Palacio) si aggiungono all’attuale pedonalizzazione, portando con sé altri 190 ettari, per un totale di 3,5 km quadrati chiusi al traffico dei non residenti. Una pedonalizzazione che resta consistente, nonostante l’esclusione delle grandi arterie di scorrimento (vedi mappa).
La nuova misura fa parte del Piano di Mobilità messo in campo dalla sindaca Ana Botella, che punta ad estendere la pedonalizzazione di un'ulteriore 25% prima della fine del suo mandato: "Dobbiamo mettere in pratica una sorta di discriminazione positiva – ha dichiarato alla stampa locale – privilegiando biciclette, mezzi pubblici e pedoni”. Categorie che a Madrid raggiungono appena il 20% del modal share, contro un 80% di traffico veicolare privato, caratterizzato oltretutto da un parco circolante decisamente vecchio: nel 2008 l’età media dei veicoli era di 5,7 anni; oggi, come conseguenza evidente della crisi economica, è di 9,3.
La pedonalizzazione non prevede pedaggi di alcun tipo, e non si fa distinzioni tra veicoli più o meno inquinanti, come invece accade per i parcheggi, dove il prezzo della sosta è regolato sulla base delle emissioni di biossido d’azoto.
Dal divieto di circolazione sono esclusi i motocicli, che potranno muoversi liberamente nell’area fra le sette del mattino e le dieci di sera, e i veicoli commerciali, con accesso limitato dalle 10 alle 13 dei giorni feriali.
A sorvegliare i veicoli in entrata, 22 nuove telecamere, che si sommano a quelle già esistenti, con un costo di gestione annuo dell’intero sistema di 500.000 euro. Le infrazioni invece costeranno 90 euro ai trasgressori.
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