Smog e ingrossamento dei fiumi: uno studio sul rapporto tra i due fenomeni
L'inquinamento atmosferico sarebbe responsabile dell'aumento del flusso d'acqua dei fiumi, poiché l'aerosol, l'insieme di particelle e corpuscoli in sospensione nell'atmosfera, determina un oscuramento solare che rallenterebbe l'evaporazione delle acque | Lo studio pubblicato su Nature Geoscience
07 October, 2014
A far luce sul rapporto tra le emissioni e l'ingrossamento dei fiumi è un nuovo studio pubblicato su Nature Geoscience, che ha preso in esame le variazioni fluviali nell'emisfero settentrionale negli ultimi decenni.
Stando all'indagine, nei bacini di grandi fiumi europei come il Danubio, l'Elba e l'Odra, l'aerosol atmosferico avrebbe determinato un aumento del flusso d'acqua compreso tra l'11 e il 25% nel momento di massimo inquinamento, che si è verificato intorno al 1980. (NdR: ulteriore conferma di come, nonostante la percezione dei cittadini, la qualità dell'aria in Europa sia veramente migliorata negli ulttimi decenni, per quanto i risultati raggiunti siano ancora tutt'altro che accettabili).
La causa del picco di aerosol degli anni 80 sarebbe la crescita, avvenuta alla fine degli anni Settanta, del quantitativo di carbone solforoso bruciato. Le particelle presenti in atmosfera sono infatti riflettenti, e quindi riducono la quantità di luce solare che raggiunge la superficie terrestre e determina l'evaporazione.
Il trend in seguito si è invertito in Europa e Nord America grazie alle leggi anti-inquinamento e al passaggio a combustibili più puliti. La riduzione dell'oscuramento solare ha determinato una riduzione nei flussi dei fiumi. Un fenomeno che, paradossalmente, per quanto causato da una riduzione dell'inquinamento atmosferico, potrebbe avere conseguenze pesanti sull'ecosistema.
"La scarsità d'acqua potrebbe essere una delle più grandi conseguenze del cambiamento climatico, per questo i risultati dello studio sono importanti nel fare previsioni per il futuro", ha evidenziato infatti lo scienziato Nicola Gedney, autore del rapporto.
Non solo. Chris Huntingford, uno dei coautori dello studio, ha sottolineato come la ricerca abbia potuto attribuire a un fattore antropico l'innalzamento del livello delle acque. Una prospettiva che ci ricorda quanto abbiano pesato in passato, e quanto pesino ancora, le azioni umane sulle condizioni dell'ambiente in cui viviamo.
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