Clima, appello delle associazioni a Renzi: il Consiglio UE approvi obiettivi ambiziosi per il 2030
In vista del Consiglio europeo in programma il 23 e 24 ottobre, le associazioni ambientaliste lanciano un appello a Matteo Renzi, perché come presidente di turno dell'Unione promuova obiettivi ambiziosi al 2030
07 October, 2014
Il Consiglio europeo del prossimo 23 e 24 ottobre, in pieno semestre di Presidenza italiana, sarà un appuntamento decisivo nella definizione dell’accordo sugli obiettivi al 2030 che riguardano clima ed energia.
Per questo i principali network ambientalisti si aspettano che il Consiglio si faccia promotore di un accordo ambizioso in grado di contribuire alla ratifica di un accordo globale nella prossima Conferenza mondiale sul clima che avrà luogo a Parigi nel 2015. Recentemente l’IPCC (il panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici dell’ONU) ha ribadito che la minaccia dei cambiamenti climatici dovuti alle emissioni antropiche è molto preoccupante e vicina alla soglia critica: per evitare la crisi climatica si deve agire entro alcuni anni. I governi attualmente in carica, pertanto, hanno enormi responsabilità.
Oltre 20 associazioni ambientaliste hanno sottoscritto un'appello al Premier Renzi, in quanto presidente di turno dell’Unione Europea, chiedendo al Governo italiano di sostenere con forza un ambizioso accordo politico per il nuovo quadro comunitario al 2030 che abbia i target indispensabili per scongiurare la catastrofe climatica: - 55% di emissioni, - 40% di consumo energetico, + 45% di energia rinnovabile entro il 2030.
«Il ruolo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica è cruciale per raggiungere questo obiettivo. Pertanto, come richiesto dal Parlamento europeo, è necessario definire tre obiettivi coerenti che si supportino a vicenda, ambiziosi e legalmente vincolanti. Purtroppo, l’obiettivo comunitario proposto per le rinnovabili manca di ambizione e non fornisce la necessaria certezza per gli investitori. La proposta di “almeno il 27%” è, infatti, appena il 3% al di sopra dell’attuale trend al 2030. La crescita del settore delle rinnovabili, pertanto, si ridurrebbe dal 7% annuo dell’ultimo decennio a meno del 2% per il periodo 2020-2030 - si legge nell'appello - Inoltre, l'obiettivo del 30% per l’efficienza energetica proposto dalla Commissione lo scorso 23 luglio non è sufficientemente ambizioso e non coglie appieno le potenzialità del risparmio energetico in Europa. Recenti studi dimostrano che oltre il 40% di risparmio è possibile tecnicamente ed economicamente, consentendo una riduzione del consumo di gas equivalente alle attuali importazioni europee dalla Russia. Riteniamo che l’obiettivo per l’efficienza energetica debba essere vincolante».
Per promuovere le proprie istanze, Greenpeace, Legambiente e WWf hanno organizzato, per il prossimo venerdì 9 novembre, il convegno Europa 2030, in programma a Roma (Sala della Protomoteca, Piazza del Campidoglio). È prevista la partecipazione di ambientalisti, esperti di clima e decisori politici dall'Italia e dall'Europa.
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