Termosifoni, ecco dove si potranno accendere dal 15 ottobre. I consigli per risparmiare energia
Nelle province situate in zona climatica E i termosifoni potranno essere accesi a partire dal 15 ottobre, per un massimo di 14 ore al giorno. L'elenco delle aree interessate, le regole da seguire e i consigli per risparmiare energia
08 October, 2014
A partire dalla prossima settimana (e più precisamente dal 15 ottobre), sarà possibile accendere i termosifoni nelle province italiane più fredde, ovvero quelle che rientrano nella zona climatica E. Si tratta, in dettaglio, di Aosta, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania, Vercelli, Bergamo, Brescia, Como, Crema, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, Sondrio, Varese, Bolzano, Trento, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Gorizia, Pordenone, Udine, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, L'Aquila, Potenza ed Enna.
A prescindere dalla latitudine, si tratta di aree in cui le condizioni meteorologiche tendono statisticamente a richiedere l'uso del riscaldamento già in questa fase iniziale dell'autunno. In questa zona climatica, i termosifoni potranno restare in funzione per non più di 14 ore al giorno, e dovranno essere spenti il prossimo 15 aprile. Il limite orario, però, non si applica agli impianti dotati di un dispositivo per la contabilizzazione del calore (che permette cioè di ripartire i consumi in modo puntuale tra le varie unità immobiliari) o di un cronotermostato.
Gli abitanti delle altre province italiane, ad eccezione delle pochissime in zona F, del tutto priva di limitazioni (Cuneo e Belluno), dovranno aspettare ancora qualche settimana per poter mettere in funzione i riscaldamenti. Ad esempio, a Catania, che è situata nella zona climatica B, sarà possibile accendere i termosifoni solo a partire dal 1 dicembre (e fino al 31 marzo), per non più di otto ore al giorno. A Napoli, in zona C, si potrà schiacciare il tasto on non prima del 15 novembre. Deroghe sono previste in ogni caso per ospedali, scuole materne, piscine e altri edifici particolari, che, per la loro stessa destinazione d'uso, necessitano di un riscaldamento maggiore.
Consulta l'elenco delle zone climatiche provincia per provincia
In caso di freddo eccezionale al di fuori del normale periodo di accensione del riscaldamento, i termosifoni possono essere attivati comunque, ma per un numero di ore non superiore alla metà di quelle consentite in via ordinaria (ad esempio: se a Milano, dal 15 ottobre, si possono tenere accesi i caloriferi per 14 ore, se fa freddo è possibile accenderli anche prima di questa data, ma per un massimo di 7 ore al giorno). Se poi le condizioni di freddo sono davvero straordinarie, l'amministrazione può concedere una deroga ulteriore, estendendo (e precisandolo) anche il numero massimo di ore di accensione permesse.
Resta valida in ogni caso la normativa che fissa a 20 gradi centigradi, con due di tolleranza, la temperatura che non deve essere superata nelle abitazioni, negli uffici, nelle scuole e in tutti gli altri edifici. Fanno eccezione gli immobili in cui si svolgono attività industriali e artigianali (o assimilabili), per i quali il limite è fissato a 18 gradi.
Per risparmiare energia, ecco infine qualche consiglio per migliorare l'efficienza energetica degli impianti di riscaldamento:
1. Tenere le finestre chiuse
2. Evitare di coprire i termosifoni con griglie o altro
3. Inserire se possibile dei pannelli isolanti dietro i caloriferi
4. Chiudere sempre le finestre di notte
5. Abbassare il termostato di un grado
6. Non dimenticare la manutenzione della caldaia
7. Spurgare l’aria dai radiatori, soprattutto in vista della prima accensione stagionale
8. Spegnere la caldaia durante la notte (o abbassare il termostato)
9. Installare doppi vetri
10. Scegliere se possibile una caldaia a condensazione
(Photo @Eco dalle Città)