Più frutta al mattino al posto della merenda, così il comune di Piacenza combatte lo spreco di cibo
L'Amministrazione comunale di Piacenza, per ragioni di bilancio e dopo aver constatato che oltre il 50% delle merende consegnate ai bambini delle scuole materne non veniva consumato, ha deciso di eliminare la merenda e offrire frutta in più al mattino ai bambini che vorranno mangiarla nel pomeriggio
10 October, 2014
A Piacenza l'Amministrazione comunale ha deciso di non fornire più la merenda pomeridiana nelle scuole. “La cessata somministrazione della merenda nella scuole d'infanzia è dovuta al fatto che l'orario di distribuzione (ore 15) si colloca necessariamente a ridosso del risveglio dal sonnellino pomeridiano e dell'orario di uscita da scuola, che inizia alle 15.30” così si legge nel documento fornito dal Comune di Piacenza in riferimento al servizio di refezione scolastica.
Che la scelta sia stata dettata da ragioni di bilancio è stato dichiarato dal sindaco della città, Paolo Dosi. “Si risparmieranno 400 mila euro” ha spiegato il primo cittadino. Ma non è questa l'unico motivo che ha portato l'Amministrazione ad ad attuare una modifica sul tradizionale servizio di merenda per le scuole materne. Dopo un periodo di osservazione da parte delle maestre è risultato che oltre il 50% delle merende consegnate ai bambini non veniva consumato – un dato questo che mette in luce quanto sia elevato nelle scuole il rischio di sprecare cibo che, invece, potrebbe avere altra destinazione.
E così, tra le polemiche, l'Amministrazione di Piacenza ha deciso di seguire una precisa linea e, al posto della merenda, distribuirà frutta in più solo per i bambini che vorranno mangiarla nel pomeriggio.
È una scelta che, oltre andare nella direzione della lotta allo spreco di cibo nelle scuole, esprime la volontà di garantire un servizio di qualità elevata. Già, perché le nuove merende offerte ai bambini arriveranno direttamente da agricoltura biologica e da prodotti a chilometro zero.
“Il nostro bando prevede una prevalenza al 70 per cento dei prodotti con il territorio, con una attenzione al biologico. I pasti vengono preparati in giornata, non ci sono preparazioni del giorno prima” ha commentato l'assessora alle Politiche scolastiche Giulia Piroli. “La nostra merenda non è una merendina confezionata, ma pane e cioccolato, o olio e sale o marmellata, oppure yogurt o latte” – continua.
Di seguito il documento sul servizio di refezione scolastica con le scelte dell'Amministrazione comunale:
Le sempre minori risorse a disposizione dell’Ente impongono scelte di revisione della spesa che l'Amministrazione sta comunque cercando di affrontare senza mettere a rischio i servizi resi ai cittadini.
- A fronte di una crisi economica che coinvolge tante famiglie anche sul nostro territorio, l'Amministrazione ha scelto di non intervenire sulle tariffe (se non con l’adeguamento Istat che comporta incrementi variabili da 1 a 4 centesimi a pasto), ma di effettuare interventi di razionalizzazione della spesa.
- L'Amministrazione intende comunque confermare le caratteristiche distintive (di qualità del servizio): produzione dei pasti nel medesimo giorno di somministrazione, cucine all'interno dei plessi o pasto trasportato in rapidi tempi di percorrenza, ampia gamma di prodotti da agricoltura biologica, da lotta integrata e/o di produzione locale (km 0), attenzione a valori etico-sociali, con la pasta di "Libera Terra" servita due volte al mese e la somministrazione di banane da commercio equo e solidale. La pasta biologica continuerà ad essere servita perché è migliorata la qualità
Gli interventi adottati
- Gli interventi sul menù sono stati effettuati, come sempre, in stretta sinergia con l’azienda Usl, tenendo conto delle verifiche costantemente condotte sul servizio, allo scopo di ridurre gli sprechi e rispettare al meglio le indicazioni nutrizionali del Ministero della Salute.
*La cessata somministrazione della merenda nella scuole d'infanzia è dovuta al fatto che l'orario di distribuzione (ore 15) si colloca necessariamente a ridosso del risveglio dal sonnellino pomeridiano e dell'orario di uscita da scuola, che inizia alle 15.30. Ne consegue una limitata propensione al consumo da parte dei bambini, con un conseguente, considerevole spreco di alimenti: circa il 50% del servito.
L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di rendere le mense ancor più salutari, proponendo una soluzione alternativa avanzata da alcune insegnanti, senza aggravio di costi. In accordo con la Ditta appaltatrice, il Comune provvederà ad aumentare la quantità di frutta servita al mattino, lasciandola poi a disposizione delle scuole perché la consegnino ai bambini al momento dell'uscita.
In collaborazione con le scuole e con le associazioni, verranno potenziate le iniziative di sensibilizzazione all'educazione alimentare al fine di diffondere modelli di sani stili di vita e della riduzione degli sprechi.