Gas e luce, rincari in arrivo. Isolani (UNC): «Prevediamo un aumento di bollette non pagate e famiglie in difficoltà»
Rincari in arrivo sulla bolletta della luce e del gas. Eco dalle Città ha intervistato Pieraldo Isolani, responsabile del settore energia dell'l'Unione Nazionale Consumatori, per capire le cause e le conseguenze di questo fenomeno.
10 October, 2014
Rincari in arrivo sulla bolletta della luce e del gas. Gli aumenti preoccupano l'Unione Nazionale Consumatori, che ha stimato un incremento dell'1,7% per l'elettricità e del 5,4% per il gas nel trimestre ottobre/dicembre. Eco dalle Città ha intervistato Pieraldo Isolani, responsabile del settore energia dell'associazione, per capire le cause e le conseguenze di questo fenomeno.
Quali sono i motivi principali di questi rincari?
Per quanto riguarda le bollette del gas, che sono quelle che risentiranno dell'aumento maggiore, le cause sono legate alla crisi in Ucraina, ma soprattutto all'andamento stagionale del mercato. Ogni anno, con l'approssimarsi dell'inverno, i prezzi salgono in previsione dell'incremento della domanda. Non si tratta dunque di un rincaro legato a contingenze particolari, ma di un fenomeno ciclico, che rischia di ripetersi annualmente e per questo preoccupa ancora di più. Per l'elettricità la stangata sarà molto più contenuta, ma ormai si tratta di un processo a cui assistiamo complessivamente da anni, dovuto a mio parere al progressivo aumento dei costi per l'approvvigionamento.
Negli ultimi mesi, però, le tariffe erano calate...
Negli ultimi due anni, anche grazie alle spinte da parte dell'Unione Nazionale Consumatori, c'è stato un cambiamento nel modo in cui l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico calcola le tariffe del gas. In particolare, abbiamo avuto il passaggio dai cosiddetti contratti “take or pay”, in cui il prezzo era agganciato alle quotazioni del petrolio e una quantità minima di gas, anche se non non veniva ritirato, restava a carico del consumatore, a nuove tariffe basate sui prezzi del mercato SPOT del gas naturale, che hanno permesso di beneficiare di un risparmio legato alla maggiore concorrenza degli ultimi anni. Grazie a questo cambiamento, nel 2013 e 2014 gli italiani hanno potuto risparmiare mediamente 150 euro l'anno sul gas, ma i rincari imminenti rischiano di erodere questo salvadanaio di almeno 50 euro. Solo nel prossimo bimestre, prevediamo infatti che ogni consumatore si ritrovi a pagare almeno 20 euro in più, e altrettanti in quello successivo.
Prevede che questi aumenti facciano calare i consumi domestici?
È difficile, soprattutto per quanto riguarda il gas. Quando fa freddo c'è poco da fare: per riscaldarsi occorre accendere i termosifoni. Quello a cui invece rischiamo di assistere, e in parte è già capitato negli anni scorsi, è a un aumento di bollette non pagate, situazioni di morosità e conseguenti interruzioni nell'erogazione del servizio (a settembre 2014, intanto, per quanto riguarda l'elettricità, Terna ha registrato un lieve incremento dei consumi nazionali per la prima volta in due anni, ndr).
Quale potrebbe essere una soluzione a lungo termine?
Abbiamo chiesto all'Authority di fare delle previsioni sugli aumenti del prezzo del gas nella stagione autunno/inverno, in modo da spalmarli, laddove inevitabili, sulle bollette di tutto l'anno e renderli più sostenibili per le famiglie. Sempre all'AEEGSI, inoltre, chiediamo di fare richiesta al governo di aumentare il bonus sociale per le famiglie disagiate, che secondo noi dovrebbe arrivare a coprire almeno il 50% della spesa per il riscaldamento. Attualmente, in base alle diverse zone climatiche e alla numerosità delle famiglie, il contributo varia da 35 a circa 300 euro l'anno: decisamente troppo poco.
E per l'elettricità?
Anche in questo caso si dovrebbe incrementare il sostegno alle famiglie a basso reddito, raddoppiando almeno l'attuale bonus sociale, che per il 2014 va dai 70 ai 150 euro a seconda del numero di componenti del nucleo familiare.
Ma cosa può fare un consumatore per affrontare la stangata?
A parte gli ovvi consigli sul chiudere le finestre quando il riscaldamento è acceso e sul tenere il coperchio sulla pentola mentre si attende che l'acqua arrivi a bollore, come sa bene ogni brava massaia, la cosa importante sarebbe quella di rendere più efficienti dal punto di vista energetico le nostre case. Moltissimi italiani invece vivono ancora in dei veri e propri “colabrodo”, specialmente per quanto riguarda l'edilizia condominiale realizzata nei decenni '70/'90. Sarebbe necessario un intervento a tappeto per migliorare l'isolamento degli immobili, per questo speriamo nell'annunciata proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie con finalità di riqualificazione energetica.
(Photo ©Eco dalle Città)