Pechino ci riprova: lotta allo smog per le Olimpiadi (invernali) del 2022
Per sconfiggere la coltre di smog che aleggia, soprattutto d'inverno, quando avverranno i Giochi Olimpici Invernali, Pechino sta mettendo a punto due piani di riduzione delle emissioni inquinanti, uno per il 2017 e l'altro per il 2022: le misure, le stesse delle ultime crisi. Targhe alterne, limitazioni alle fabbriche e al riscaldamento
05 November, 2014
Pechino promette aria pulita a partire dal 2022, la data entro cui si dovrebbero tenere i Giochi Olimpici invernali, nel caso in cui la capitale cinese vincesse la sfida a distanza con la kazaka Almaty, l'unica altra città rimasta in concorso. Per sconfiggere la coltre di smog che aleggia, soprattutto d'inverno, sopra la capitale cinese, Pechino sta mettendo a punto due piani di riduzione delle emissioni inquinanti, uno per il 2017 e l'altro per il 2022. I due piani si sommano quello diventato effettivo lo scorso anno,l'Atmosferic Pollution Prevention Action Plan lanciato dopo l'ondata di smog di inizio 2013 per pulire l'aria e ridurre i livelli di PM 2.5. Le misure al vaglio sono le stesse individuate per far fronte alle ultime emergenze: limitazioni del traffico, del riscaldamento, e delle attivit industriali.
"Assicureremo la migliore aria per le gare degli atleti" ha assicurato Wang Hui, direttore del comparto media del comitato per Pechino 2022. "Pechino mobilitera' tutte le sue risorse nelle maggiori province e distretti per pulire l'aria" ha poi continuato il funzionario. Il livello di polveri sottili nell'aria della capitale cinese è particolarmente alto d'inverno quando sono attivi i riscaldamenti a carbone della capitale. Lo scorso mese di ottobre il livello di PM 2.5 si e' attestato piu' volte al di sopra della soglia di sicurezza stabilita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (NdR: dire al di sopra è, quantomeno un eufemismo: le concentrazioni hanno sfiorato i 500 mcg/m3, contro una soglia limite di 25!) : durante una maratona internazionale che si è tenuta a Pechino, molti corridori sono stati ripresi dai fotografi con indosso la mascherina anti-smog. In quell'occasione, la municipalità della capitale aveva anche emesso un avviso di avvertimento per gli atleti a causa delle cattive condizioni dell'aria".
Nonostante il consumo di carbone sia in calo, le emissioni di CO2 rappresentano uno dei maggiori rischi all'ambiente e alla salute dei cittadini cinesi, soprattutto nel nord e nel nord-est del Paese. L'emergenza si e' fatta piu' sentita negli ultimi giorni, in vista del vertice Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) che si tiene a Pechino fino al 12 novembre prossimo. Il vice premier esecutivo cinese, Zhang Gaoli, ha definito la lotta all'inquinamento in vista del meeting come "la priorita' delle priorità" per la Cina. Pechino ha deciso la chiusura delle fabbriche più inquinanti nei giorni del meeting e ha mandato in ferie forzate anche i funzionari pubblici, per evitare di congestionare il traffico della capitale. L'utilizzo dell'auto sarà poi legato alle targhe alterne nei giorni del vertice.
Lo stato dell'aria di Pechino è, in questi giorni costantemente controllato dal Centro Nazionale per la Protezione Ambientale Nazionale che ogni giorni mantiene contatti con le sezioni locali della stessa capitale e di altre aree del nord-est cinese per valutare provvedimenti di emergenza nel caso in cui il livello di PM 2.5 nell'atmosfera raggiunga livelli nocivi per la salute.
Leggi anche:
Targhe alterne e fabbriche chiuse a Pechino: tornano le misure delle Olimpiadi del 2008
Olimpiadi invernali 2022, anche Oslo si ritira: dopo Sochi non convengono più
Pechino, Pm 2.5 a 400 mcg/m3, chiuse una ventina di autostrade