La domenica a piedi di Roma: 386 multe e tante azioni per il decoro
Una giornata segnata dal maltempo che tuttavia non ha fermato i tanti cittadini che hanno approfittato del blocco auto per ripulire la città. Secondo Legambiente l'iniziativa andrebbe replicata più spesso
17 November, 2014
"Quella delle domeniche a piedi è davvero un’occasione per godere la città e per essere protagonisti attivi sul territorio e all’aria aperta". Così Estella Marino, assessore all'Ambiente di Roma, in riferimento ai tanti cittadini che, nonostante la pioggia e il brutto tempo, la mattina del 16 novembre - in occasione del blocco auto della domenica ecologica - hanno partecipato agli eventi di decoro organizzati sul territorio. I gruppi di ReTake romani e i cittadini di molti municipi hanno infatti approfittato della giornata trascorrendola dedicandosi all'ambiente e al decoro partecipato.
“Le domeniche di blocco del traffico veicolare, oltre a contenere le emissioni inquinanti, contribuiscono a sensibilizzare la cittadinanza sui problemi relativi all’inquinamento e alla diffusione di modelli e stili di vita sostenibili e responsabili", ha spiegato Estella Marino sottolineando che “vengono disposte in ottemperanza al Piano di risanamento della Qualità della Regione Lazio che ne prevede almeno quattro all’anno per combattere l’inquinamento. Le domeniche a piedi rientrano in una strategia che va estesa al potenziamento del car sharing, all’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico e a tante altre misure che mirano a scoraggiare gli spostamenti con l’auto privata per rendere la città a misura di tutti e allo stesso tempo migliorare la qualità dell’aria. Obiettivo - ha aggiunto Marino - che è tra le priorità di questa amministrazione, sin dal suo insediamo". Non si tratta dunque di un intervento di emergenza: "Altri sono gli interventi di emergenza che vengono predisposti da Roma Capitale in momenti di picco dell’inquinamento dell’aria, come le targhe alterne o il blocco totale de traffico”.
Il plauso per la giornata ecologica arriva anche da Legambiente: "le domeniche ecologiche sono uno strumento che non va assolutamente abbandonato, anzi, essere per un giorno liberi dalla schiavitù dell'automobile, ci fa venire voglia di farle più spesso", ha detto Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio. Tuttavia bisogna imprimere "un balzo in avanti in una città che ha più macchine immatricolate che abitanti, replicando le giornate senza auto più frequentemente, realizzando le domeniche a piedi su base municipale, pedonalizzando di domenica tutte le piazze dei quartieri di Roma dal centro alla periferia". Legambiente torna a parlare anche dell'orario delle domeniche ecologiche: "l'interruzione tra le 12.30 e le 16.30 sa troppo di deroga di cui non si ha assolutamente bisogno". Orario che, aveva spiegato la stessa Estella Marino, coniuga esigenze dei cittadini con specifiche tecnico-ambientali: “il blocco riguarda le fasce di cosiddetta stabilità atmosferica (mattina e tramonto) in cui si registrano maggiori criticità rispetto alla concentrazioni di inquinanti”. Infine, gli ambientalisti ritengono necessario "mettere in opera le linee tranviarie annunciate e puntare sul trasporto pubblico tutti i giorni della settimana, per rendere la città di nuovo a misura d'uomo e di bambini e non di automobili".
Ma come si sono comportati gli automobilisti in questa giornata di stop che prevedeva il divieto di circolazione dalle 7.30 alle 12.30 e poi dalle 16.30 alle 20.30? Raffaele Clemente, Comandante Generale della Polizia Locale di Roma Capitale, ha annunciato tramite Twitter che sono stati eseguiti 2.401 controlli e sanzionati 386 veicoli tra auto e moto.
La prossima domenica a piedi di Roma è prevista per il 28 dicembre. Le altre saranno il 22 febbraio e il 15 marzo 2015.