Roma, per la SERR al museo Explora sculture d’artista per salvare le balene
In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, Green Cross organizza per martedì 25 novembre una giornata dedicata ai bambini che, al Museo Esplora di Roma, impareranno il riciclo e il riuso della plastica con il laboratorio "Salva la tua balena"
24 November, 2014
Rifiuti, rifiuti e ancora rifiuti. Sopratutto plastica, a tonnellate. Buttata nei mari e negli oceani mette a rischio la sopravvivenza delle balene e degli altri cetacei che finiscono per mangiarla. Il mare stesso tenta di digerirla, di consumarla, ma la plastica ha vita lunga, è praticamente indistruttibile. Questo il tema al centro del laboratorio con le scuole “Salva la tua balena”, promosso dall’Ong ambientalista Green Cross Italia con il patrocinio dell’associazione Villaggio dei Bambini, che si svolgerà a Explora, il Museo dei Bambini di Roma, martedì 25 novembre.
Condotto dall’artista Paola Romoli Venturi e dalla giornalista scientifica Cristiana Pulcinelli, nell’ambito della SERR, Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, e della Settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile dell’Unesco, l’incontro vuole sensibilizzare i più piccoli ai temi del riciclo e della raccolta differenziata ma anche al valore e alla salvaguardia della biodiversità. Oltre 50 bambini delle scuole primarie verranno coinvolti in un percorso didattico e formativo che culminerà con la realizzazione di sculture dei grandi cetacei, interamente con materiali di scarto, per denunciare come l’aumento del consumo di plastica stia letteralmente portando alla loro estinzione, anche nei nostri mari.
Secondo un recente studio dell’università di Siena, la presenza di microplastiche nel mar Mediterraneo è a un livello allarmante: il valore medio, 0,62 particelle di microplastica per metro cubo, è simile a quello riscontrato nelle isole di spazzatura che galleggiano nell’Oceano Pacifico. Ogni volta che una balena apre la bocca ingurgita ben 70mila litri di acqua e insieme una buona dose di micro-plastiche: le sostanze rilasciate possono interferire con la sua capacità riproduttiva.
«Per non parlare dei pericoli anche per la catena alimentare - dichiara la giornalista Cristiana Pulcinelli - dato che la plastica, ridotta in minuscoli frammenti, viene metabolizzata dalle varie specie marine fino a quelle che finiscono nelle nostre tavole, producendo i suoi effetti negativi anche sulla salute dell’uomo».
L’alimentazione è al centro dei progetti educativi di Green Cross che, per l’anno scolastico 2014/2015 e in linea con i temi di Expo 2015, dedica la XXIII edizione del concorso “Immagini per la Terra”, proprio ai temi della sicurezza alimentare e della biodiversità.
«I cetacei muoiono lanciandoci un messaggio: il loro stomaco pieno di plastica» aggiunge Paola Romoli Venturi, da anni impegnata nel progetto “PTV_Pacific Trash Vortex”: rifiuti plastici si trasformano in sculture marine zoomorfe e libri d’artista, per spingerci a preoccuparci dei nostri scarti. Perché ognuno può e deve “salvare la sua balena”.