Lo spreco di cibo nei mercati, visto da Torino | Video
A Porta Palazzo, come in gran parte dei mercati alimentari delle città italiane, ogni giorno rimane per terra tanto cibo ancora buono. In parte scartato perché vecchio o ammaccato, in parte abbandonato dai venditori, che riportano indietro solamente le cassette piene. Paolo Hutter ha visitato Porta Palazzo a fine giornata, per vedere quanto cibo sprecato si può trovare in un giorno qualsiasi
26 November, 2014
Torino, mercato di Porta Palazzo. Con quasi 50 000 mq di estensione, circa 1.000 banchi mobili e un’affluenza di circa 100.000 persone nei giorni di maggior affluenza, Porta Pila (questo il suo nome in piemontese) è considerato il mercato all’aperto più grande d’Europa, nonché il principale crocevia delle diverse etnie e culture che abitano Torino.
Si vende di tutto, dall’abbigliamento, agli articoli domestici, dai fiori, alle scarpe, ma soprattutto generi alimentari. Di ogni tipo. A farla da padrone sono la frutta e la verdura, che arrivano quotidianamente in enormi quantità da ogni parte d’Italia, d’Europa e oltre e vengono vendute a prezzi decisamente bassi, tra i più bassi che si possano trovare nel nostro paese. Ci sono prodotti di stagione, ma anche alimenti totalmente fuori stagione, come i pomodori e le melanzane a fine novembre, cosa a cui la grossa distribuzione ci ha purtroppo abituato. La parte dei contadini, piccola ma densa, è l’unica in cui si trovano solamente la frutta e la verdura della stagione corrente e i prezzi sono ragionevolmente più alti.
Tutta questa abbondanza è indubbiamente suggestiva e invitante, ma anche eccessiva. Qui a Porta Palazzo, come in gran parte dei mercati alimentari delle città italiane, ogni giorno rimane per terra tanto cibo ancora commestibile. In parte scartato perché vecchio o ammaccato e quasi impossibile da vendere, in parte abbandonato dai venditori, che riportano indietro solamente le cassette piene e non pochi pezzi rimasti. Il direttore Paolo Hutter ha visitato Porta Palazzo a fine giornata con due giovani collaboratori, per vedere quanto cibo sprecato si può trovare in un giorno qualsiasi della settimana.