Allarme smog nel Lazio. Legambiente: “A Roma in 5 giorni 39 superamenti del limite delle polveri"
L'aria del Lazio è avvelata, questo il messaggio dei volontari di Legambiente Lazio che hanno sottolineato con un blitz a Frosinone i numerosi sforamenti delle polveri oltre i limiti. A Roma si calcolano 39 superamenti in 5 giorni e a confermarlo c'è il blocco dei veicoli inquinanti
27 November, 2014
Negli ultimi 7 giorni nel Lazio si respira aria avvelenata e a confermarlo sono i provvedimenti della Giunta Capitolina che per cinque giorni consecutivi ha vietato a Roma la circolazione dei veicoli più inquinanti.
E se a Roma la quasi totalità delle centraline registra dati che superano i limiti consentiti di polveri sottili con il 63% di superamenti, a Frosinone e provincia l'aria è malata con percentuali di superamento pari al triplo di polveri consentite. A denunciare la situazione il blitz degli attivisti di Legambiente che, armati di mascherina, mercoledì 26 novembre hanno esposto lo striscione IN NOME DEL POPOLO INQUINATO davanti alla centralina di Frosinone Scalo nel capoluogo ciociaro. In questa centralina, da inizio 2014 sono ben 79 i giorni di superamento (il limite consentito è di 35 superamenti annui) con livelli che in questa settimana sono arrivati addirittura il 25 novembre a 145ug/m3 (il limite è 50). Non va meglio nelle altre centraline della ciociaria: a Ceccano si è arrivati ad un picco di 144 ug/m3 e sono sette i giorni consecutivi fuori i limiti, non va meglio nei punti di monitoraggio di Ferentino, Anagni, Alatri, Cassino e Frosinone Via Mazzini, dove ovunque sono ripetuti i superamenti durante gli ultimi sette giorni.
"Da troppi giorni si respira aria avvelenata a Frosinone e provincia con valori di polveri sottili che fanno paura”, hanno dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Francesco Raffa coordinatore provinciale di Legambiente a Frosinone. “Diffidiamo l'amministrazione del capoluogo ad attuare velocemente le necessarie prescrizioni secondo il piano regionale di risanamento dell'aria, provvedimenti contro il traffico veicolare che vanno realizzati, altrimenti si mette a rischio la salute pubblica".
Se da una parte è chiarissima l'emergenza che mette a repentaglio la salute dei cittadini, dall'altra gli attivisti del cigno verde fanno notare che nessun piano di risanamento dell'aria è stato attuato dalle amministrazioni comunali. "Targhe alterne, blocchi del traffico, domeniche ecologiche, piani di sviluppo del trasporto pubblico, questi e tanti altri i necessari provvedimenti da mettere in campo - ha aggiunto Francesco Raffa - siamo pronti a percorre tutte le strade possibili, anche quelle giudiziarie, per fare in modo che siano rispettate le normative contro le PM10 e restituire ai cittadini di Frosinone e dell'hinterland una buona qualità dell'aria".
Anche a Roma e provincia le centraline continuano a dare risultati allarmanti, dal 20 novembre scorso i superamenti dei limiti sono all'ordine del giorno e poco hanno fatto le misure messe in campo dal comune. La centralina di Via Tiburtina, tutti i giorni dal 20 ad oggi misura valori oltre i limiti, il picco di inquinamento è stato raggiunto invece a Cinecittà con 96ug/m3 ; durante la settimana oltre i limiti anche i controlli a Largo Preneste, Corso Francia, Via Magna Grecia, Piazza Fermi, Via della Bufalotta, Piazza Cipro, Via Arenula e Malagrotta. 11 su 13 centraline romane hanno misurato PM10 fuori controllo, ed in provincia non va meglio con i superamenti a Colleferro e Ciampino.
"È indispensabile a Roma frenare la presenza del PM10 che avvelena l'aria, dal centro alle periferie della capitale, bene i blocchi ai veicoli più inquinanti, ma evidentemente insufficienti; bisogna andare oltre attivando blocchi del traffico, targhe alterne, moltiplicazione delle domeniche ecologiche e pedonalizzazioni in ogni quartiere, contemporaneamente ad un rilancio vero della rete TPL, fermando i tagli alle linee periferiche e mettendo in atto il piano tram per ora solamente annunciato”, ha concluso Scacchi.