\"Atto irresponsabile \" sabato tutti in piazza
La manifestazione verrà ripetuta anche l´8: temono che l´impianto produca veleni e sostanze tossiche
29 September, 2005
SARANNO in piazza sabato, alle 15 a Case Passerini. Da lì in corteo al Comune di Campi. I comitati contro il termovalorizzatore marceranno uniti:
Firenze, Prato e Pistoia. L´8 ripeteranno la manifestazione a Prato. La loro scelta è radicale: diverso modo di smaltire e non discussione tra un possibile sito o un altro per fare l´impianto. Ma la decisione presa ieri dalla Provincia e i sindaci di Firenze e di Sesto li scandalizza. «E´ un atto di grave irresponsabilità politica e sociale - dichiara l´avocato Claudio Tamburini a nome di tutti - Il presidente della Provincia Renzi ha parlato di una gigantesca campagna di informazione. Gigantesca è solo la cecità delle istituzioni». I comitati bocciano il termovalorizzatore «perchè in ogni caso produce diossine e polveri fini e perché comunque ci vogliono le discariche per le scorie», dice Tamburini calcolando 40.000 tonnellate di scorie per le 135.000 di rifiuti che il piano provinciale prevede di bruciare nella Piana.
Il calcolo dei comitati è che di 135.000 tonnellate, ne restano solo 70.000, tolte le 40.000 di rifiuti speciali e le 20.000 di fanghi: «Se fosse attivata una vera raccolta differenziata porta a porta - spiega Tamburini - si potrebbe mandare in discarica meno quantitativi delle scorie del termovalorizzatore». Invita a unirsi alla manifestazione anche il capogruppo di Unaltracittà, Ornella De Zordo: «Il presidente Renzi e il sindaco Domenici condannano i fiorentini a un ambiente insalubre». Aderiscono anche i Verdi di Firenze e il gruppo dei Verdi in consiglio provinciale.
Legambiente non parteciperà perché resta convinta che alla fine un qualche termovalorizzatore ci voglia ma boccia la decisione di costruirne uno a case
Passerini: «Non c´è stata nessuna discussione con Prato e Pistoia che costruiranno altri due impianti. Per l´area metropolitana si profila uno scenario ambientale se possibile ancora peggiore di quello attuale». (i.c.)