"Nutrire la città", presentazione dei progetti di agricoltura urbana a Torino
Il 21 novembre si è svolto a nel capoluogo piemontese il convegno "Nutrire la città". Buffetti, Carmagnani, Cassetta, Guglielmetti e De Vecchi illustrano le iniziative territoriali di agricoltura urbana in città
10 December, 2014
di Matteo Volpengo
Venerdì 21 novembre all'interno del convegno "Nutrire la città" sono stati presentati numerosi progetti di agricoltura urbana già avviati sul territorio di Torino. Germana Buffetti, coordinatrice della commissione ambiente della circoscrizione 8, ha illustrato il progetto “Orti alla Otto”. Si tratta di un'iniziativa che comprende e coordina 14 orti scolastici; gli istituti coinvolti vanno dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di secondo grado.
L'orticoltura scolastica è stata riconosciuta come un importante progetto educativo, che permette di superare la divisione fra cultura e ambiente, fra attività manuali e intellettuali.Il progetto, avviato nel 2012, prevede percorsi laboratoriali nelle scuole per la progettazione e la realizzazione dell'orto, che assumerà forme diverse a seconda dello spazio disponibile. Inoltre sono previsti percorsi di formazione per insegnanti e incontri per il coinvolgimento di nonni e genitori.I formatori principali del progetto fanno parte delle associazioni Parco del Nobile e Ciclobus. Anche Slow Food ha realizzato alcuni incontri con gli insegnanti.
Sempre sul territorio della circoscrizione 8, in zona Fioccardo, nascerà a breve un orto collettivo aperto alla cittadinanza. Inoltre verrà aperto alla “Casa per l'ambiente” di corso Moncalieri 18 uno sportello di consulenza sull'orticoltura scolastica rivolto agli insegnanti.
Elena Carmagnani ha presentato il progetto “Orti Alti”, dello studio di architettura di via Goito 14, a San Salvario. Lo slogan “Coltiva il tuo tetto” illustra bene questo progetto, infatti si tratta della trasformazione dei tetti piani della città in tetti verdi produttivi, cioè coltivati. Gli orti sui tetti garantiscono una maggiore sicurezza alimentare con prodotti a Km0 e forniscono alla città luoghi comunitari per l'educazione dei bambini e l'incontro fra le persone. Inoltre un tetto verde presenta molti vantaggi di tipo architettonico-ambientale, infatti garantisce un maggiore assorbimento dell'acqua piovana (+35%) e costituisce un ottimo isolante acustico e termico per l'edificio sul quale è posto, arrivando ad un risparmio energetico del 10-30%.
Il progetto, che ha vinto il premio “Innovazione Amica 2010” di Legambiente, prevede la progettazione partecipata di orti sui tetti di edifici pubblici e privati. I materiali sono forniti da un'azienda specializzata di Trieste e la realizzazione pratica avviene in collaborazione con la cooperativa Agridea di Torino. Dopo la realizzazione sono previsti l'accompagnamento e la formazione per la gestione dell'orto e l'eventuale animazione di eventi e progetti educativi.
Beppe Cassetta ha invece parlato del progetto “Viale della Frutta”, che ha visto il recupero e la rigenerazione di un'area verde all'interno del quartiere Parella, al fondo di Via Servais. Un gruppo di cittadini volontari ha deciso autonomamente di prendersi cura di uno spazio degradato, luogo di spaccio e prostituzione, trasformandolo progressivamente in un giardino pubblico pieno di alberi da frutta e orti.
Elisa Guglielmett ha presentato l' "Officina verde Tonolli", in zona Parella-Pozzo Strada. L'area dove sorgeva un'officina di fili di rame è stata recuperata e trasformata in un laboratorio di attività agricole, educative, terapeutiche e ricreative rivolto alle scuole e ai cittadini. Dentro l'area sono presenti un apiario sperimentale, 3 serre, un'area relax, uno stagno didattico, un orto didattico, un frutteto, una casetta dotata di aula e servizi igienici. L'area svolge un'importante funzione ambientale di aumento della biodiversità nel territorio cittadino. Inoltre cinque diverse associazioni animano il luogo organizzando incontri di educazione ambientale, spettacoli e laboratori teatrali, percorsi di ortoterapia per persone disabili, momenti comunitari di festa e riflessione. E' possibile assaggiare del buon miele prodotto proprio a poche centinaia di metri da corso Francia.
Elisabetta De Vecchi ha invece esposto il progetto "Miraorti", nel territorio di Mirafiori. Il progetto prevede la riqualificazione delle sponde del fiume Sangone e la creazione di un parco urbano con 102 lotti per orti individuali. Nell'area sono presenti da molti anni anche parecchi orti abusivi, una parte di essi verrà trasformata in orti regolamentati dall'amministrazione pubblica mentre altri rimarranno "spontanei".
Il progetto ha coinvolto tutte le scuole del quartiere. I bambini di ogni scuola, visitando gli orti sulle rive del Sangone, hanno avuto la possibilità di conoscere il tipo di agricoltura che già esisteva a Mirafiori e hanno poi riportato la loro esperienza a scuola, con la creazione di un orto scolastico.