Every Ride, l'app che risponde ad Uber
Nata dall'idea di tre ragazzi milanesi grazie all'accordo con l'Unione Radiotaxi d'Italia, l'applicazione consente di avere informazioni su un'unica piattaforma su numeri taxi da contattare, disponibilità di passaggi e valutazione dei costi. Nata a Milano, è già presente a Firenze, Roma e Torino
11 December, 2014
Cosa lega il servizio taxi, al car e bike sharing? Non più solo il semplice far uso di un mezzo non privato per gli spostamenti in città. A creare un legame tra loro è nata, infatti, una nuova app. Si tratta di Every Ride, l'applicazione per cellulari che sembra far il verso a Uber, l’app che permette di raggiungere una destinazione entrando in contatto direttamente con l’autista del mezzo Una piattaforma che, grazie alla sua semplicità, ha già accolto numerosi utenti sulla sua piattaforma, pur se sommersa dalle critiche delle varie amministrazioni comunali.
L'idea è di tre ragazzi milanesi, che hanno pensato di riunire tutti dati necessari per lo spostamento in città (dai numeri da contattare a previsioni su durata e costi dei viaggi) e semplificare la vita a chi, tra varie ricerche sul web, perde il proprio tempo con lo sguardo sul cellulare senza trovare in maniera immediata una soluzione.
E così, su una sorta di mappa on line, tutti i servizi di mobilità, da car2go a GuidaMI a E-Vai, sono raggruppati con lo scopo di rendere più fruibile e accessibile reperire le informazioni.
L'app è nata grazie all'accordo con l’Unione radiotaxi d’Italia, che gestisce i 1.200 taxi dello 02.6969 del comune di Milano, ma ha superato i confini i confini della città. Every Ride, infatti, è attivo anche a Firenze, Roma e Torino e ha l'obiettivo di incentivare la mobilità urbana sostenibile. “Usare il car sharing vuol dire inquinare meno, tornare a guadagnare spazio in città, da dedicare ai pedoni ed alle piste ciclabili, per garantire ai cittadini una migliore qualità della vita e far risparmiare alle famiglie italiane sui costi della proprietà dell’auto privata” spiegava Edo Ronchi in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, ed è su questa affermazione che la nuova applicazione vuole trovare sostegno, facilitando i modi per rendere reale la diminuzione dell'inquinamento.
Ma il punto non è solo questo. L'esigenza di riunire su unica piattaforma taxisti e servizi di mobilità condivisa nasce anche dalla volontà di rispondere, come detto, all'arrivo di Uber.
Una risposta che, se non è da considerarsi come “un attacco contro il nemico”, è sintomo della volontà di dare alla mobilità sostenibile una forte spinta tecnologica. Come già ricordato in un precedente articolo, in realtà un'app per i taxi esiste già, anche se meno nota. It Taxi è infatti un'applicazione gratuita per iPhone e Android che mette in contatto tassisti e clienti in oltre 40 città italiane, per prenotare, pagare e valutare il taxi ed è un progetto che era già stato concepito nel 2012.
Ma vista la sua poca diffusione, perché non provare allora ad unire le forze?