Napoli, comuni e imprese verso “rifiuti zero”. La premiazione e le esperienze in evidenza
Hotel che riducono di tonnellate i loro rifiuti indifferenziati a fronte di riduzioni tariffarie, esperienze virtuose di riutilizzo e di riuso. A confronto i Comuni e le imprese che hanno aderito al rifiuti zero. L'iniziativa è stata realizzata dalla Regione Campania, Comune di Napoli, Zero waste Hotel e Ristoranti, Slow Food, Legambiente Campania e Zero Waste Italy. Galleria foto
18 December, 2014
“Se siamo riusciti a portare a Napoli – ha dichiarato Franco Matrone di Zero Waste Italia - la conclusione della Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti, dobbiamo ringraziare Roberto Cavallo, l'Anci Nazionale, Anci Campania e al Ministero dell'Ambiente che ha voluto suggellare anche una virtuosità. Campania, Lazio, e Sicilia sono le Regioni che hanno prodotto più iniziative. “Zero Waste – ha spiegato Franco Matrone - vuole dire “Zero spreco”, cioè non significa che il rifiuto non possa essere prodotto o recuperato alla fine del processo di lavorazione. Significa al contrario che ci sono delle possibilità di ridurre al massimo la produzione del rifiuti, di recuperare al massimo tutto quello che noi scartiamo. Tutto quello che rimane sul groppone della cittadinanza, le amministrazioni non sanno come smaltirlo se non con processi di discarica o di incenerimento. La responsabilità a monte ovviamente è dell'industria che dovrebbe fare in modo di realizzare prodotti riciclabili o riutilizzabili. Tutto quello che è nel mercato in questo si potrebbe riconvertire”. Poi sul pacchetto normativo riferito alle economia circolare Matrone ha dichiarato: “E' partita con grande sofferenza in Europa il pacchetto dell'economia circolare, e proprio ieri mattina il Ministro dell'Ambiente ha fatto un ottimo intervento bacchettando la commissione Juncker e richiamandola alla delibera del Parlamento Europeo, perché questo ha pensato di ritirare il pacchetto che ci consegnava al 2030 un ipotesi di riciclaggio altissimo e che era proprio nell'ordine delle procedure che anche i sindaci virtuosi hanno dimostrato”.
Dall'impegno dell’Anci Campania, dei comuni coinvolti e di ristoranti e hotel del territorio si vuole dare vita alla Rete “Hotel e Ristoranti Rifiuti Zero”. Antonino Esposito e Mariella Russo Conca Park Hotel, hanno esposto il caso della Conca Hotel di Sorrento. “L'Italia è un paese turistico – ha dichiarato Esposito - ridurre i rifiuti negli alberghi è fondamentale, perché in questi luoghi si realizza una produzione esagerata di rifiuti. E' stato effettuato un esperimento pilota nell’albergo di Sorrento “Conca Park”. I proprietari hanno ridotto in 7 mesi all’incirca 60 tonnellate di rifiuti indifferenziati. La premialità riconosciuta dall’amministrazione è stata la riduzione tariffaria sui rifiuti di 10.000 euro, cioè il 20% della tariffa. E’ stato stimato che se tutti gli alberghi che si trovano nei sei comuni dell'area sorrentina applicassero il Protocollo Hotel & Ristoranti Rifiuti Zero con una raccolta differenziata almeno del 90%, si avrebbe un risparmio di due milioni di euro. Si parlerebbe di miliardi, a livello nazionale. Ora un secondo albergo è entrato nel programma di riduzione dei rifiuti, l'Hilton Hotel. Qui in un giorno si contano circa 1.000 presenze giornaliere: praticamente un piccolo comune”. Ciò produrrebbe un indubbio ritorno economico. Gli investitori devono investire ad esempio in impianti di compostaggio, presse, bilance, macchine zuccheriere nonché nella formazione del personale.
I premi sono stati consegnati agli Hotel, Royal Napoli, Hilton Sorrento, Conca Park Sorrento, Cala Moresca. Alle imprese Sabox Cristian Ferrari, Sartori Ambiente, Camilla Masala della Pupulito. Ai comuni di Parma, Ravello, Vico Equense, Sorrento, Bacoli, e all’Università della cucina del Mediterraneo. I riconoscimenti per l’impegno profuso con azioni di riduzione dei rifiuti sono stati consegnati a Augusto La Cala, presidente di Bidonville, alla pasticceria di Ulderico Carraturo.