Coreve, sei mosse per differenziare bene il vetro a Natale
Il consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi in vetro rinnova l’invito ad una raccolta ben fatta e finalizzata al riciclo. Ecco i consigli per un Natale amico dell’ambiente e del risparmio energetico
21 December, 2014
Pare che intorno al Natale aumenti la produzione di rifiuti di circa un terzo, rispetto al resto dell’anno. Proprio per questo durante le feste abbiamo l’opportunità di evitare inutili sprechi trasformando questo periodo di allegria, con amici e parenti, in una grande occasione per gestire al meglio anche i nostri maggiori consumi. Basta seguire i consigli di CoReVe per garantire una raccolta differenziata del vetro più consapevole, quindi utile a recuperare e riciclare il più possibile.
Il vetro, gradito e immancabile ospite delle feste che trascorriamo in compagnia, anche quest’anno sarà protagonista indiscusso nelle case, sulle tavole, sugli alberi di Natale e nelle cucine degli italiani.
Si stima che le bottiglie di champagne, vini e spumanti, che animeranno quest’anno lo scambio di auguri e di regali tra Natale e l’Epifania, sarà di circa 90 milioni di bottiglie. Dopo i brindisi spensierati, CoReVe raccomanda agli italiani di affidare con cura le bottiglie vuote alle “campane” dedicate alla raccolta differenziata del vetro, regalando così una nuova vita a quei nobili contenitori di preziose bollicine, in un ciclo virtuoso senza fine.
Grazie al recupero di tutte le bottiglie stappate per celebrare Natale e Capodanno, nel 2015, potremmo arrivare a risparmiare:
- l’energia sufficiente a tenere accese, giorno e notte, le luminarie di oltre 4 milioni di famiglie italiane;
- l’emissione in atmosfera della CO2 generata la notte di Natale dai caminetti accesi davanti ai quali si riscalderanno, scambiandosi auguri e regali, oltre 8 milioni di amici e parenti.
- l’estrazione di materie prime tradizionali per un quantitativo di vetro equivalente al peso dell’intera montagna di dolci tipici, panettoni e pandori, che saranno gustati durante le prossime festività.
Per migliorare la sostenibilità dei consumi, trasformando all’infinito un rifiuto d’imballaggio in una nuova bottiglia del tutto identica all’originale, riciclabile al 100% senza l’aggiunta di un solo granello di sabbia, è necessario però saper riconoscere i cosiddetti “falsi amici” del vetro. Si tratta di alcuni tipi di vetro non destinato a contenere alimenti ed altri materiali, che gli somigliano molto, di cui va assolutamente evitato il conferimento nei contenitori dedicati alla raccolta del vetro da imballaggio.
Le campane del vetro “suoneranno a festa” se saranno utilizzate per accogliere: tutte le bottiglie, da quelle del vino con cui si accompagna il cenone, a quelle con le “bollicine” di champagne e spumante, con cui si brinda al nuovo anno degustando torrone, pandoro o panettone; i vasetti e i barattoli di vetro di conserve, marmellate, composte, sughi, salse, mostarde e altre ghiottonerie sott’olio o sott’aceto.
NON andranno invece conferiti insieme al vetro, per evitare di rovinare la raccolta e ridurre i potenziali benefici del riciclo: le palline di Natale e le decorazioni in vetro soffiato con cui si adornano alberi e case; le lampadine e le luci con cui si illuminano gli alberi di Natale e gran parte di balconi e palazzi; i calici e i bicchieri di cristallo dei cosiddetti “servizi buoni” delle nonne, spesso riesumati per l’occasione, ma sovente vittime dei brindisi delle feste (veri e propri nemici giurati del riciclo del vetro); piatti, tazzine, ciotole, pirofile, statuette del Presepe e tutti gli oggetti di porcellana e ceramica; gli articoli in vetroceramica tipo pyrex, che si usano per riscaldare le specialità della tradizione, come lasagne o arrosti.