“Il banco alimentare” , “Alla Coop” e “ Robinson Crusoe” : la 3 D della “Tommaso Grossi” racconta
Tre esperienze, tre report scritti dai bambini della 3 D di via Colletta (dell’’I.C. Grossi) per raccontare, con le loro parole, i diversi volti dello spreco alimentare dove “rispetto consapevolezza e conoscenza” sembrano essere le parole chiave
23 December, 2014
IL BANCO ALIMENTARE
Circa due mesi fa un signore dell’associazione Siticibo è venuto nella nostra scuola, ha riunito alcune classi in palestra e ci ha spiegato che per salvare la vita dei poveri bisogna prima di tutto dar loro del cibo.
Si può recuperare molto cibo che altrimenti verrebbe buttato via e quindi sprecato.
L’idea è venuta ad un americano che aveva visto dei senzatetto frugare nella spazzatura fuori dai supermercati o dai ristoranti.
Aveva notato che veniva buttata via molta roba perché stava per scadere o perché le confezioni erano un po’ ammaccate.
Allora ha incominciato a chiedere ai direttori dei supermercati di dare a lui quello che avrebbero buttato via e con l’aiuto di amici ha incominciato a portarlo ai senzatetto.
L’organizzazione è diventata sempre più grande e si è diffusa in altri Paesi e permette di recuperare anche dalle mense scolastiche e degli uffici molte tonnellate di cibo che vengono portate alle mense dei poveri. Attenzione! Non devono essere “avanzi”, devono essere cose ancora buone!
Anche noi possiamo abituarci a sprecare meno, per esempio se una mela è ammaccata si può buttare solo il pezzo rovinato e mangiare il resto, oppure metterla in una macedonia; ma questa mela non possiamo darla al banco alimentare perché, essendo un po’ danneggiata, nel trasporto rischierebbe di contaminarsi e trasmettere malattie.
La maestra ci ha detto che alla Fiera dell’Artigianato ha visto degli operatori di Siticibo che raccoglievano molte cose che non si potevano più vendere.
(testo collettivo)
ALLA COOP
Mercoledì 3 dicembre siamo andati alla Coop “Piazza Lodi”, di fronte alla nostra scuola.
Abbiamo incontrato un animatore, Paolo, che ci ha accompagnati in una sala; ci ha chiesto qual è la cosa a cui non vorremmo mai rinunciare e molti di noi hanno risposto la TV, altri un pallone, altri il Lego. Poi ci ha chiesto se conoscevamo la storia di Robinson Crusoe; l’avevamo letta in classe l’anno scorso ma non ce la ricordavamo tanto bene.
Ci ha divisi in due squadre, ogni squadra aveva un foglio e lì dovevamo scrivere otto cose indispensabili per vivere su un’isola, ma soltanto otto!
Abbiamo pensato a coltelli per difenderci o per uccidere prede, un secchio o ago e filo per catturare i pesci, mele e cereali per piantare i semi…
Poi siamo andati in giro nel supermercato per cercare le cose da mettere nel cestello.
Siamo tornati nella sale e abbiamo spiegato perché avevamo scelto proprio quelle cose, poi abbiamo cercato di capire di quale materiale era fatto l’imballaggio.
Di nuovo siamo tornati nel supermercato e abbiamo rimesso tutto a posto. Infine nella sala Paolo ci ha dato un cioccolatino per ciascuno, ci siamo salutati e abbiamo ringraziato.
Insomma in questo incontro abbiamo cercato di capire che cosa è davvero necessario per la sopravvivenza.
(testo collettivo)
IL LAVORO DI ROBINSON CRUSOE
Venerdì 12 dicembre è venuto in classe l’animatore della Coop, Paolo, e ci ha divisi in quattro squadre; poi ha scritto alla lavagna gli oggetti che avevamo scelto alla Coop il 3 dicembre. Ha dato a ogni gruppo un foglio, poi ci faceva delle domande, in gruppo dovevamo riflettere e discutere e poi scrivere sul foglietto le nostre risposte.
Poi bisognava leggerle agli altri: se erano originali la squadra guadagnava un jolly che valeva un punto, ma se qualcuno parlava quando non era il suo turno o non ascoltava gli altri la squadra riceveva una bandierina dei pirati, cioè una penalità e quindi perdeva un punto.
La prima domanda era: “Cosa potrebbe prepararvi Venerdì, l’aiutante di Robinson, per colazione sull’isola?”
Una squadra ha risposto: “ Latte delle caprette, succo d’ananas, banane e grano macinato.”
“Come ci si procura da mangiare?”
“Per coltivare usiamo coltello, semi e secchio per innaffiare, per pescare usiamo il secchio nell’acqua bassa oppure ago e filo per fabbricare una canna da pesca.”
E poi come si può costruire un riparo, come si può cucinare, che cosa si mangia a pranzo, come si può cacciare…
Alla fine hanno vinto i gruppi 3 e 4, perché hanno dato risposte più originali, poi Paolo ci ha salutati e se n’è andato.
Così abbiamo provato a pensare come si possono utilizzare alcuni oggetti quando ne mancano altri che usiamo di solito.
Abbiamo anche capito che è molto importante usare tutto quello che abbiamo e non sprecare niente.
( Anita, Emanuele, Giulia, Maya, Stella , Vittoria)