Ilva, Il consiglio dei Ministri approva il decreto Legge. Lo Stato si accollerà le bonifiche
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto su Taranto, che prevede il passaggio del gruppo Ilva all'amministrazione straordinaria. Per adempiere all'Aia dell'Ilva il premier ha parlato di "circa un miliardo e qualche centinaio di milioni". Fra Porto, Infrastrutture (ospedali) sono già pronti 800 milioni". Previsti fondi anche per il Museo di Taranto
24 December, 2014
"L'intervento pubblico è fondamentale per salvare il polo industriale tarantino". Così Matteo Renzi ha presentato l'atto che il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi: il decreto-legge su Taranto, che prevede il passaggio del gruppo Ilva all'amministrazione straordinaria. Per la città di Taranto sono inoltre previsti fondi per le bonifiche, risorse per il Porto e per il Museo.
"Quello su Taranto - ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi " è stato "l'atto più emozionante del consiglio dei ministri. La responsabilità ci chiama, e noi rispondiamo prendendo in faccia il vento che serve. Su di noi ricade di rimediare agli errori fatti in quella città che merita un grande investimento dello Stato italiano", ha concluso il premier che ha ricordato che "l'intervento pubblico è ora fondamentale per salvare il polo industriale".
Renzi ha detto anche che gli interventi previsti per Taranto ammontano a circa 2 miliardi. Trenta milioni saranno destinati al centro di ricerca sui tumori infantili dell'ospedale della Città. Fra Porto e Infrastrutture "sono già pronti 800 milioni". Per adempiere all'Aia dell'Ilva il premier ha parlato di "circa un miliardo e qualche centinaio di milioni". L'Ilva - ha detto Renzi - andrà in amministrazione straordinaria "ragionevolmente a gennaio. Avremo la possibilità di utilizzare la Marzano come per Alitalia nel 2008 con risultati spero migliori". Il premier prevede più probabile la nomina di 3 commissari e "un intervento pubblico che avrà successo se avrà tempo limitato". Prevedo un intervento massimo dello Stato di 36 mesi per risanare l'Ilva e rilanciare l'Ilva" - ha concluso il premier Matteo Renzi - "Città troppo spesso umiliata dalla politica". L'intervento dello Stato avrà successo se sarà a tempo”.
"Con l’intervento pubblico nell’Ilva - ha affermato chiaramente il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - si apre una fase nuova e decisiva per il risanamento ambientale, il rilancio produttivo dello stabilimento e il futuro della città di Taranto. C’era bisogno di una scelta forte, che garantisse l’assoluto rispetto delle prescrizioni del piano ambientale, ponendolo al centro di un ambizioso piano industriale in grado di rilanciare una realtà strategica del Paese”.
“Con questo decreto – spiega Galletti – il governo si fa carico delle tante questioni aperte, ambientali e occupazionali, che affliggono la comunità tarantina e raccoglie una grande sfida: risanare l’Ilva in tempi brevi e con procedure trasparenti, per poi riportarla sul mercato in condizione di essere competitiva, anche grazie alle performance ambientali, con i giganti mondiali della siderurgia".
"Il governo – conclude Galletti – si prende questo impegno con la consapevolezza che restituire un’Ilva completamente risanata a Taranto e all’Italia sia una necessità economica ma soprattutto una responsabilità etica”.