Roma, il Ghetto chiude alle auto
La decisione del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro potrebbe essere formalizzata in mattinata: la pedonalizzazione della via principale del ghetto di Roma diventa una misura ulteriore per tutelare la comunità ebraica a pochi giorni dai fatti di Parigi
11 January, 2015
Una pedonalizzazione un po’ amara, verrebbe da dire: la decisione del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro di chiudere già da oggi alle auto la zona del ghetto ebraico di Roma, vietando alle macchine di passare in via del Portico d’Ottavia, arriva infatti come misura ulteriore a tutela della comunità ebraica, a pochi giorni dell'assalto al supermercato kasher di Parigi.
Un’idea che comunque da tempo si andava delineando e di cui aveva già discusso la stessa comunica ebraica con il sindaco di Roma Ignazio Marino ad ottobre, durante i giorni della memoria, sull’onda della chiusura al traffico del Tridente.
Il progetto di pedonalizzare la strada principale del ghetto, via del Portico d’Ottavia, si attua dunque non soltanto per valorizzare l’intera area ma anche - e soprattutto - per potenziare i controlli nei luoghi sensibili: la chiusura al traffico infatti potrebbe rendere la zona maggiormente controllabile.
Fino a ieri, soltanto una parte della strada da Santa Maria del Pianto all’incrocio con Via del Tempio era interdetta al transito delle auto e l’idea era appunto quella di allungare la pedonalizzazione fino a Largo 16 ottobre 1943, soluzione che permetterebbe comunque di continuare ad usufruire dei parcheggi nell’area tra lo stesso Largo e Piazza Gerusalemme e che aiuterebbe a valorizzare le attività commerciali del ghetto.
La decisione di chiudere via del Portico d’Ottavia potrebbe essere formalizzata nel corso della riunione prevista questa mattina - 12 gennaio - sulle misure di sicurezza .