Nei giorni scorsi il sindaco Antonio Decaro ha richiesto all’Amiu di effettuare un nuovo intervento straordinario per liberare il litorale cittadino dall’ingente quantità di posidonia che le ultime mareggiate vi hanno depositato.

Già nelle settimane passate, infatti, l’Amiu era intervenuta per rimuovere circa 250 tonnellate di posidonia dalle coste baresi ma, a causa del peggioramento del tempo e dei forti venti, il fenomeno si è puntualmente ripresentato.

I precedenti interventi hanno interessato le coste di Santo Spirito, Palese, Torre a Mare, Pane e Pomodoro e Molo San Nicola, e da domani riparte il lavoro che richiederà almeno sette giorni lavorativi concentrando gli interventi su Torre a Mare, Palese, Santo Spirito, Molo San Nicola, porto di San Giorgio e Canalone di Fesca.

Soddisfatto il sindaco Antonio Decaro: “Abbiamo atteso il definitivo spiaggiamento della posidonia, così come previsto dalla normativa nazionale, per chiedere un nuovo intervento dell’Amiu sul litorale cittadino. L’enorme quantità di posidonia depositata dalle ultime mareggiate ha reso spiacevole anche semplicemente passeggiare sul lungomare e per questo, per restituire ai cittadini il piacere di godere della vista e dei benefici del mare, l’Amiu Puglia procederà già da domani con gli interventi di rimozione. Adesso non ci resta che augurarci che le condizioni meteo delle prossime ore non vanifichino i nostri sforzi”

Assessore Pietro Petruzzelli che stamane ha effettuato vari sopralluoghi fotografici in loco ha dichiarato: “Ieri gli operatori dell’Amiu sono intervenuti a Torre a Mare e al molo San Nicola. Oggi hanno iniziato a rimuovere le piante di posidonia spiaggiata a Palese e Santo Spirito e a San Giorgio. Nei prossimi giorni saranno rimosse dall’intera costa barese. Prego i cittadini di inviare eventuali segnalazioni sul mio profilo facebook”. O anche su questo profilo.

“Finora – ha dichiarato il presidente di AMIU Puglia Gianfranco Grandaliano - abbiamo raccolto circa 250 tonnellate di alghe e, con i nuovi interventi prevediamo di raccoglierne altre 1000, per un totale di 1250 tonnellate in poco meno di un mese”