Copenaghen, un quartiere a prova di nubifragi e cambi climatici
San Kjeld, a Copenaghen, è il primo quartiere "pronto" a contrastare gli effetti del cambiamento climatico: viale e parchi dalle forme innovative sono stati progettati per proteggere la zona della capitale danese dalle tempeste e dall'innalzamento del livello del mare
26 January, 2015
Dopo il nubifragio del 2011 che causò danni per milioni e milioni di euro, per la prima volta al mondo, Copenaghen ha deciso di trovare un modo creativo per proteggere se stessa.
Lo studio di architettura Tredje Natur ha così progettato di ristrutturare il quartiere di San Kjeld utilizzando la vegetazione e l'acqua per prepararlo alle conseguenze del cambiamento climatico. "Il cambiamento climatico è oramai una realtà e dobbiamo essere preparati", ha commentato ad Al Jazeera, René Sommer Lindsay responsabile della trasformazione di San Kjeld. "Il nubifragio è stato davvero un campanello d'allarme. Abbiamo detto, 'invece di fare progetti localizzati strettamente in un luogo, cerchiamo di sviluppare un piano maestro per la gestione dell'acqua piovana'".
E così è stato fatto. Nel quartiere di San Kjeld, gran parte dell'asfalto delle piazze è stato sostituito da un tappeto erboso ad andamento collinare, intervallato da percorsi pedonali sopraelevati. In caso di tempeste, inondazioni o innalzamento del livello del mare, i mini parchi verdi dislocati su tutto il quartiere si trasformeranno in bacini idrici.
Inoltre grazie ad un nuovo sistema di tubazioni, le piazze saranno in grado di raccogliere l'acqua dai tetti degli edifici circostanti, mentre le strade circostanti funzioneranno da speciali "canali di scolo" favorendo il deflusso verso il porto di milioni di litri di acqua. Nel progetto - inaugurato il 6 dicembre scorso - si è pensato anche alle ondate di calore: nelle giornate più calde infatti, nella piazza principale del quartiere uno speciale dispositivo ad anello spruzzerà nell'aria una nebbiolina rinfrescante.