Bicocca fa la differenza: i dettagli del progetto
Quattro punti fondamentali del nuovo progetto dell'Università degli Studi di Milano: eliminare i cestini indifferenziati dagli uffici e dalle aree comuni, creare isole ecologiche, introdurre erogatori di acqua potabile e realizzare un sistema di monitoraggio digitale dei rifiuti. Con la collaborazione di Amsa e dei consorzi CONAI
28 January, 2015
Il progetto si chiama “Bicocca fa la differenza” e quattro sono i punti fondamentali: eliminare i cestini della raccolta indifferenziata dagli uffici e dalle aree comuni, creare isole ecologiche, introdurre erogatori di acqua potabile, realizzare un sistema di monitoraggio digitale dei rifiuti.
Il nuovo sistema porterà all’installazione su ogni piano degli edifici universitari di isole ecologiche per conferire vetro, plastica e rifiuti indifferenziati, e consentirà di raggiungere il 70% di raccolta differenziata, riducendo le emissioni di CO2 di circa il 50%. Le isole ecologiche saranno 500. Negli uffici rimarrà esclusivamente il contenitore della carta.
Le isole ecologiche, dotate di QR code, saranno monitorate dagli stessi utenti che con l’applicazione mobile PolApp, sviluppata dal Geomatic Laboratory del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, potranno inviare “alert” sulla correttezza della differenziazione dei rifiuti e sul livello di riempimento.
Anche il consumo della plastica, grazie all’installazione nel Campus di 40 erogatori di acqua potabile filtrata liscia e gassata, diminuirà sensibilmente. A studenti e personale saranno fornite gratuitamente borracce in acciaio, ricaricabili agli erogatori, con una conseguente riduzione del 30% del numero di bottigliette di plastica e del 30% delle emissioni di C02.
Il nuovo sistema di gestione dei rifiuti è stato sviluppato dal Centro di Ricerca POLARIS del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, in collaborazione con la Direzione generale e l'area Risorse immobiliari dell’Ateneo che si occupa della gestione logistica del Campus.
Al progetto hanno collaborato Amsa per la cartellonistica e gli aspetti logistici della gestione dei rifiuti e il consorzio Comieco che ha fornito 500 contenitori per la carta. I consorzi Corepla, CoReVe, CiAl, e Ricrea sono stati costantemente presenti nelle fasi di realizzazione del progetto. Si è partiti con il monitoraggio della produzione dei rifiuti: per un anno sono stati pesati e analizzati i rifiuti prodotti nei quattro edifici di Piazza della Scienza; i ricercatori del POLARIS hanno calcolato che nei 4 edifici la produzione annua è di 56.000 chili, di questi la carta è pari al 14,6%, la plastica al 7,5% e il vetro al 3,2%. L’indifferenziato è pari a 73%.
Per il rettore dell’Università di Milano - Bicocca, Cristina Messa, “la sostenibilità ambientale è un tema di ricerca fondamentale, le cui ricadute sono particolarmente importanti per migliorare la qualità ambientale all’interno del Campus e coinvolgere, in questo importante processo, chi studia e chi lavora in Ateneo”.
“Il sistema di gestione dei rifiuti progettato da POLARIS in collaborazione con la Direzione generale dell’Ateneo e l'area Risorse immobiliari rappresenta l'evoluzione del sistema in atto e intende migliorare sensibilmente la raccolta differenziata. Il coinvolgimento del personale e degli studenti è sicuramente la mossa vincente che consentirà di conseguire un sensibile miglioramento e di raggiungere gli obiettivi che si propone il progetto "Carbon Management", in atto come accordo volontario con il Ministero dell'Ambiente”, hanno spiegato, in occasione della presentazione alla cittadinanza, Marina Camatini, presidente del centro POLARIS, Giacomo Magatti e Massimiliano Rossetti, ricercatori del centro POLARIS. Il progetto è stato tra i finalisti del premio Smart Communities all’ultimo Smau, nella categoria Energia e ambiente.
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