Nel 2014 domanda elettrica nazionale in calo del 3% rispetto al 2013. Rinnovabili al 37,5%
Gli ultimi dati di Terna danno una domanda in calo del del 3%, mai così bassa in 14 anni; crolla il termoelettrico; crescono idroelettrico e fotovoltaico. Insieme le fonti rinnovabili coprono circa il 37,5% della domanda annuale (fonte qualenergia.it)
30 January, 2015
Secondo i dati mensili provvisori di Terna (qui report in pdf) nel 2014 la domanda elettrica in Italia si è attestata sui 309 TWh, il 3% in meno del 2013 . Per trovare un dato più basso della richiesta di elettricità bisogna tornare indietro fino al 2001 quando la domanda fu di 305 TWh.
Anche la produzione netta nazionale di elettricità è in calo: 267,5 TWh (-4% rispetto al 2013), con un ribasso molto forte, -9,7%, del termoelettrico che passa a 165,7 TWh, di cui almeno 14 fanno riferimento alla produzione da biomasse. Considerate queste e grazie anche alla buona produzione da idroelettrico (58 TWh), il contributo delle fonti rinnovabili arriva nel 2014 al record di quasi 116 TWh (+6,7% rispetto al 2013). Si tratta del 43,3% della produzione nazionale e il 37,5% della domanda.
Nonostante la bassa performance del fotovoltaico a dicembre, nel corso dell’anno il solare produce 23,3 TWh di energia elettrica (+9,8% sul 2013). Una quantità di energia che è pari all’8,7% di tutta la produzione netta nazionale e al 7,5% della domanda. Nel 2009 il fotovoltaico contribuiva appena allo 0,21% della domanda elettrica, quasi 36 volte in meno rispetto ad oggi.
L’eolico con i suoi quasi 15 TWh prodotti nel corso del 2014 cresce invece solo dell’1% rispetto al precedente anno. La domanda è stata soddisfatta per l'85,9% con produzione nazionale. Il saldo estero nell’anno risulta positivo (+3,7%). L’interscambio con l’estero ha garantito, a saldo, un apporto di energia elettrica pari a 43,7 TWh. Per avere un quadro della domanda e della produzione di energia elettrica nel 2013 e 2014 clicca sul grafico qui sotto (dati Terna).