Torino, polveri sottili. Il dibattito in Consiglio comunale
"Leggere sui giornali che Torino è la città più inquinata d’Italia è un falso", così l'assessore all'Ambiente Enzo Lavolta è intervenuto in Consiglio comunale per rispondere ai commenti seguiti alla pubblicazione del rapporto Mal'aria di Legambiente
03 February, 2015
L’assessore all’ambiente Enzo Lavolta è intervenuto questo pomeriggio in Consiglio comunale per rispondere alle comunicazioni richieste dal consigliere Silvio Viale in merito ai commenti seguiti alla pubblicazione del rapporto annuale di Legambiente sulla qualità dell’aria nel nostro Paese.
Nel suo intervento Enzo Lavolta ha precisato di non voler commentare il rapporto annuale di Legambiente. “Trovo però intempestiva ed inutilmente allarmistica la comunicazione che ne è stata fatta. Leggere sui giornali che Torino è la città più inquinata d’Italia è un falso”, ha dichiarato. “E troviamo riscontri oggettivi nello stesso documento redatto da Legambiente. Perché quando si dice che nel gennaio 2015 Torino è la città più inquinata d’Italia - ha continuato l’assessore all’ambiente - lo stesso rapporto Legambiente, davanti alla nostra città ne elenca almeno altre dieci. Chi ha voluto leggere quei dati in un certo modo lo ha fatto in malafede, maliziosamente o, ma non voglio crederlo, perché c’è un disegno che vuole ridimensionare gli sforzi di questa Amministrazione che ha portato la città a smettere da tempo i panni di città più inquinata del Paese. Va ricordato che questa Amministrazione e questo Consiglio comunale hanno approvato un piano antismog con il quale sono state archiviate tutte le misure estemporanee. Convinti che, per affrontare in modo consapevole ed incisivo il tema della qualità dell’aria, fosse necessario dotarsi di un piano strutturato di misure che non si riferissero solo alla mobilità ma, anche, al tema del risparmio energetico, dei consumi e dell’impatto negativo dei sistemi di riscaldamento.
Non per nulla Torino è la città più teleriscaldata d’Italia, Gtt ha da tempo avviato un piano per la dismissione dei veicoli euro zero ed euro uno, e car sharing e bike sharing continuano a crescere nel consenso e nell’utilizzo. Infine, è importante ribadire che a Torino si respira meglio oggi che in passato. Lo dicono i dati: presso la centralina della Consolata ad esempio, nel 2000 il numero di sforamenti registrati era di 214, nel 2014 è stato di 75; dal 2006 ad oggi la concentrazione di polveri PM10 nell’aria si è dimezzata, siamo passati dai 68,4 mcg/m3 ai 35 del 2014. E l’anno scorso è stato l’anno migliore per il nostro territorio da quando i dati vengono registrati. Ma questo non ci farà abbassare la guardia rispetto a questo delicato tema e non diminuiranno gli sforzi della Giunta e del Consiglio comunale nel portare avanti un piano antismog che si sta rivelando, nella sua complessità, in grado di produrre risultati”.
Dopo l’intervento dell’assessore, in Sala Rossa si è aperto il dibattito fra i consiglieri comunali.
Silvio Viale (PD): E’ scandaloso come Legambiente ha presentato i dati sul PM10, provocando un allarme assolutamente ingiustificato. Ed è inconcebile che ogni anno vengano pubblicati dati senza la comparazione storica con gli anni precedenti: è una falsificazione della realtà. Basta leggere un dato: a gennaio Torino ha avuto una media di concentrazione di polveri sottili di 51,6 microgrammi per metro cubo, con 19 sforamenti, mentre nel 2006, nello stesso mese, quel dato era di 127 con 29 sforamenti. Non solo: l’anno scorso, sempre a gennaio, il dato era 56. Paradossalmente, quest’anno abbiamo avuto il gennaio migliore mai registrato a Torino. Con quei dati Legambiente nega che negli ultimi anni ci sia stato un notevole miglioramento della qualità dell’aria nella nostra città con conseguente miglioramento della salute dei suoi cittadini. Nel 2013, per la prima volta Torino è arrivata al limite della media annuale 40 e nel 2014 la media delle cinque centraline cittadine si è attestata su 35. Dato positivo e più importante di quello che misura gli sforamenti. Infine, è importante che si continui a lavorare per diminuire il PM10 che, è bene ricordarlo, è prodotto dal numero di motori circolanti, dal livello del traffico, dalle industrie e dal riscaldamento domestico.
Maurizio Marrone (Fd’I): “I dati si comparano anche con le grandi città perché hanno in comune le condizioni macro-climatiche e in questo Torino, nella ricerca di Lega Ambiente, è posizionata tra le prime 4 città maggiormente inquinate (pm10, biossido di azoto). La Ztl non ha migliorato la qualità media dell’aria della città, basti guardare ai dati delle centraline di Torino Nord e Rebaudengo che peggiorano. I dati non si comparano solo con i dati dell’anno precedente della stessa città. Le misure ambientali prese da questa amministrazione non contrastano l’inquinamento dell’aria.
Vittorio Bertola (M5S): “Sono contento che la qualità dell’aria in città sia migliorata però si devono considerare 2 fattori: la tecnologia che rende meno inquinanti gli autoveicoli e la crisi economica di questi ultimi 4 anni nei quali l’erogazione del carburante è calata del 25%. Non ci si può accontentare di questo fatto, è questione di salute ma anche di miglioramento della qualità della vita. Sul Bike sharing e sulle piste ciclabili, qualcosa comincia a muoversi, ma si devono realizzare le pedonalizzazioni e incrementare i mezzi pubblici che rischiano il collasso”.
Maurizio Trombotto (SEL): “Ci sono stati dei miglioramenti nella qualità dell’aria a Torino però non voglio scendere nelle polemiche di questa discussione. Questo tema si deve affrontare nelle sedi opportune, come le commissioni e, in questo caso nella commissione Ambiente che convocherà una seduta anche con il mondo dell’associazionismo e Lega Ambiente”.
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