Nel contenitore d’acciaio il Panettone dei Presìdi Slow Food è ancora più buono
L'azienda Fraccaro, che produce panettoni per Slow Food, è attenta anche alla sostenibilità dei contenitori scelti per inscatolare i suoi prodotti: speciali scatole in latta in acciaio riciclabile, realizzate grazie alla collaborazione con il Consorzio RICREA, dall’azienda vicentina New Box
26 November, 2014
Nel contenitore d’acciaio il Panettone dei Presìdi Slow Food è ancora più buono L’unicità dei Presìdi Slow Food del sud del mondo (di cacao, caffè, noci di cola, vaniglia...) unita alla sapienza di alcuni importanti artigiani italiani (torrefattori, cioccolatieri, produttori di bibite, di cosmetici...), produce capolavori da mille e una notte. Soprattutto se il contenitore che li avvolge è fatto d’acciaio, la più nobile e resistente delle leghe metalliche. L’unica in grado di preservare i sapori come fossero rinchiusi in cassaforte.
E’ da qui, da questo autentico connubio di sapori ed ecosostenibilità che ha visto la luce il primo “Panettone dei Presìdi”, firmato Pasticceria Fraccaro.
La Famiglia Fraccaro è una delle tante realtà artigiane virtuose d’Italia. Nati nel 1932 in provincia di Treviso come panettieri, ben presto hanno iniziato a produrre anche dolci, conquistando, via via, i migliori mercati del Nord Est. Ed è grazie alla loro creatività se oggi l’antico lievito madre (che ha oltre 80 anni!), la farina prodotta da un mulino di Vicenza, il buon miele italiano e le uova fresche hanno potuto incontrare i Presìdi Slow Food di tutto il mondo: datteri dell’oasi di Siwa (dall’Egitto), vaniglia di Mananara (dal Madagascar) e i canditi degli agrumi del Gargano (dalla Puglia, Italia), dando forma e vita a un panettone buono perché realizzato con materie prime di qualità; giusto perché una parte degli incassi andrà ai progetti della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus (motivo in più per acquistarlo) e straordinariamente pulito perché rispettoso dell’ambiente nella scelta del packaging: l’imballaggio d’acciaio.
Non solo biodiversità, dunque. La Fraccaro infatti è stata attenta, oltre che al consumatore (attraverso l’etichetta “narrante”, realizzata in collaborazione con Slow Food, in cui si descrive tutta la filiera di produzione), anche alla sostenibilità dei contenitori scelti per inscatolare i panettoni: speciali scatole in latta in acciaio riciclabile, realizzate grazie alla collaborazione con il Consorzio RICREA, dall’azienda vicentina New Box. Il tutto a costi praticamente ridotti, per non dire a “chilometro zero” visto che entrambe le realtà coinvolte nel progetto sono venete ed operano a poca distanza l’una dall’altra.
Il panettone, avvolto nel suo prezioso imballaggio, sarà acquistabile online a partire dal 1 dicembre (tramite shop.fraccarospumadoro.it) oppure direttamente presso l’azienda (scrivendo alla mail silvia@fraccarodolciaria.it o telefonando allo 0423-491421). Le condotte e i soci Slow Food potranno invece rivolgersi direttamente a Elisabetta Cane (Fondazione Slow Food, e.cane@slowfood.it - 349.3339674). Il prezzo per il pubblico è di 28 €, 25 € per i soci.