Giornata nazionale contro lo spreco alimentare: cifre, iniziative, prospettive e qualche (amara) sorpresa | Video
Giovedì 5 febbraio si è svolta la seconda edizione della Giornata dedicata alla prevenzione e alla lotta contro lo spreco alimentare. Tante le iniziative e le novità, mentre un rapporto della Banca Mondiale svela le cifre dello spreco: milioni di tonnellate di rifiuti che, se recuperati, potrebbero combattere la malnutrizione nel mondo. A Milano un incontro organizzato dal Comune
04 February, 2015
di Aglaia Zannetti
Dati da capogiro. 1,19 milioni di tonnellate all’anno di alimenti buttati in Italia mentre nel mondo, secondo i numeri forniti dall’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) e confermati dal Protocollo di Milano sottoscritto in occasione di Expo, ben 1,3 miliardi di tonnellate di cibo - pari a un terzo della produzione globale - vengono sprecati e/o finiscono direttamente in pattumiera prima ancora di arrivare nel piatto. A confermarlo anche un rapporto della Banca Mondiale che sottolinea come i cereali rappresentino più della metà di tutto il cibo sprecato, insieme a frutta e verdura. Una quantità di alimenti che da soli potrebbero soddisfare il fabbisogno di circa 800 milioni di persone che soffrono la fame.
Di questi e di altri dati si è parlato in occasione della seconda Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare, organizzata giovedì 5 febbraio dal Ministero dell'Ambiente e Last Minute Market. A Milano il Comune ha organizzato un incontro a cui hanno preso parte istituzioni, realtà sociali, start up, imprese. Ecco le immagini e alcune interviste ai protagonisti:
Come ricorda il Wwf, che per la giornata ha organizzato diverse iniziative, il rapporto Food wastage footprint Impactson natural resources, realizzato dal Dipartimento di gestione ambientale e delle risorse naturali della FAO nel 2013, ci consegna un quadro piuttosto allarmante stimando l’impronta di carbonio del cibo non consumato, e perciò sprecato, a 3,3 miliardi di tonnellate di CO2 , senza contare il consumo di acqua legato allo spreco alimentare e calcolato in circa 250 km cubici annui.
Non mancano però , per fortuna, buone pratiche e notizie incoraggianti, a partire da una nuova normativa che favorirà, grazie alla semplificazione e armonizzazione del quadro procedurale, fiscale e igienico-sanitario attualmente in vigore, la donazione delle eccedenze e dei prodotti alimentari invenduti; il Position Paper, così chiamato, arriva dalla Consulta Pinpas (Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare) ed entrerà in vigore entro l’anno in corso: supermercati, mense e punti ristoro saranno così agevolati nel destinare cibo avanzato a chi ne ha più bisogno.
Un impegno che coinvolgerà, ha spiegato il Presidente di Last Minute Market e coordinatore del comitato tecnico scientifico attivato dal Ministero dell’Ambiente per la prevenzione dei rifiuti e dello spreco di cibo, Andrea Segré, anche un campione rappresentativo delle famiglie italiane che compileranno il “Diario domestico dello spreco alimentare” per monitorare lo spreco di cibo all’interno delle mura di casa ; basandosi sui risultati di questa indagine, seguiranno interventi mirati che saranno annunciati dal Ministero dell’Ambiente in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente il prossimo 5 giugno.
Interessanti, infine, i risultati dell’ultimo sondaggio "Waste Watcher – Knowledge for Expo", l’osservatorio dedicato al tema attivato da Last Minute Market con Swg, incentrato sul rapporto nuove tecnologie - spreco alimentare, dal quale emerge la particolare attenzione e fiducia che gli italiani ripongono nelle nuove tecnologie (app in primo piano) utilizzate per aiutare la riduzione e prevenzione dello spreco alimentare. Primo su tutti, il cosiddetto “frigorifero intelligente” in grado di segnalarci cibi scaduti e consigliarci per una migliore gestione e conservazione degli alimenti ( noi ne avevamo parlato qui)
Ciò nonostante il sondaggio rileva come un 1 italiano su 5 si dichiari ancora impreparato o impaurito di fronte a tecnologie intelligenti, mettendo a fuoco la percezione diffusa (il 63% degli intervistati) che a sprecare di più siano i giovani e i bambini , un’amara sorpresa se si pensa alle tante iniziative realizzate su misura per più giovani nell’ottica di un investimento su un futuro di consumi consapevoli e ecosostenibili. I "regni dello spreco” sono indicati nelle mense, supermercati e ristoranti , 4 cittadini su 5 chiedono che siano attivate campagne di educazione contro lo spreco alimentare proprio tra i più giovani, nelle scuole .
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