Consegnate a Galletti firme della petizione "Stop Grandi navi a Venezia". Domenica 15 febbraio manifestazione del Comitato
Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha ricevuto una delegazione dei sostenitori della petizione arrivata a 104 mila firme: "La commissione Via sta svolgendo un lavoro molto rigoroso[. L'interesse del governo è trovare la migliore soluzione possibile per il futuro di Venezia, sia dal punto di vista della tutela ambientale che dello sviluppo economico" ha detto Galletti
11 February, 2015
Sono state simbolicamente consegnate, al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, le firme della petizione per lo 'stop all'accesso delle Grandi navi a Venezia' lanciata su change.org dal regista Gabriele Muccino. Le firme raccolte sulla piattaforma di petizioni on-line hanno superato le 104 mila. Galletti ha ricevuto oggi una delegazione dei sostenitori dello stop: tra questi, oltre al direttore di change.org, Salvatore Barbera, anche l'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio. "Ho ascoltato con attenzione la richiesta che arriva da tanti cittadini - ha dichiarato il ministro - posso assicurare che la commissione Via sta svolgendo un lavoro molto rigoroso. L'interesse del governo è trovare la migliore soluzione possibile per il futuro di Venezia, sia dal punto di vista della tutela ambientale che dello sviluppo economico".
Al momento il progetto alternativo al transito delle grandi navi in Laguna, il canale Sant'Angelo-Contorta, è all'esame della Valutazione di impatto ambientale. Su questo Muccino, che non è potuto esser presente all'incontro con il ministro, ha fatto presente che continuerà "a portare avanti la nostra battaglia per salvare Venezia dallo scempio a cui è sottoposta. Il canale Contorta-Sant'Angelo non mi pare davvero la soluzione migliore. Salvare Venezia dalle grandi navi è prima di tutto un atto di amore che spero trovi d'accordo tutto il governo italiano". Il regista romano si batte anche per fermare le trivelle e non ha perso l'occasione per far giungere il suo pensiero al ministro: "Se una piattaforma di trivellazione avrà una perdita di greggio (cosa scontata, bisogna solo capire di che misura) il Mediterraneo morirà e con lui turismo, fauna, pesca e l'Italia tutt'una. Addio mare, addio Italia. Si investa in energia pulita come già molti Stati americani stanno facendo, creando tra l'altro migliaia di posti di lavoro". Su questo, conclude Muccino, "spero che il ministro ci aiuti a cambiare rotta".
Intanto il Comitato No Grandi Navi ha indetto per domenica 15 febbraio "una Grande Parata di barche allegoriche addobbate su tutti i temi della Difesa della Laguna e della Città, contro le Grandi Opere e lo scandalo mondiale del MOSE, contro le grandi navi in Laguna, contro la devastazione ambientale del Contorta e la distruzione della Laguna, contro la continua svendita della Città". Per dettagli sull'appuntamento clicca al seguente link.