Clima, l'esortazione di Kyoto Club: "Siamo alla vigilia di grandi cambiamenti, ora scelte radicali ed efficaci"
Il 16 febbraio Roma ha visto l'annuale convegno organizzato da Kyoto Club in occasione dell'anniversario del Protocollo di Kyoto. "La Conferenza sui Cambiamenti Climatici svoltasi a Lima ha prodotto ben pochi risultati, ecco perché in vista della prossima in programma a Parigi gli accordi sulle emissioni da sottoscrivere etro marzo sono ancora più importanti"
16 February, 2015
Lunedì 16 febbraio si è svolto a Roma il convegno “Due gradi. Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici: verso Parigi 2015”, organizzato come di consueto da Kyoto Club in occasione dell'anniversario del Protocollo di Kyoto. Oltre ai rappresentanti dell'organizzazione, tra cui il direttore scientifico, Gianni Silvestrini, la presidente Catia Bastioli e il vicepresidente Francesco Ferrante, hanno preso parte all'incontro il sindaco di Roma, Ignazio Marino, alcuni ambasciatori di diversi paesi esteri e una serie di rappresentanti di aziende del mondo energetico.
Per Kyoto Club la giornata è servita soprattutto per ribadire l'importanza degli accordi sulle emissioni da definire entro il 31 marzo prossimo, quando tutti i paesi partecipanti - Italia compresa - dovranno presentare all’Unfccc i propri Piani nazionali per la riduzione dei gas serra. Piani che, come ricorda Legambiente, insieme costituiranno “il primo piano d’azione globale per liberarci dai combustibili fossili e raggiungere il 100% di rinnovabili entro il 2050, con impegni di riduzioni al 2020 aggiuntivi a quelli attuali per garantire il rispetto della soglia critica dei 2°C”.
Da questo punto di vista l'ultima Conferenza sui Cambiamenti Climatici svoltasi a Lima lo scorso dicembre ha prodotto ben pochi risultati, sostiene Kyoto Club. Ecco perché, in vista della prossima in programma a Parigi a fine 2015, gli accordi di marzo sono ancora più importanti: “Negli ultimi anni si è creato un contesto favorevole - ha detto Gianni Silvestrini al convegno di Roma - Dal punto di vista politico l’attivismo di Obama sta dando i primi risultati. Cresce la pressione dal basso testimoniata anche dalla grande marcia di settembre a New York”. Il direttore scientifico di Kyoto Club ha poi aggiunto: “Si stanno imponendo alcune disruptive technologies in grado di accelerare il processo di de-carbonizzazione. Insomma, siamo alla vigilia di grandi cambiamenti che, dopo il settore energetico, coinvolgeranno il comparto edilizio, quello dei trasporti e quello della manifattura”.
Anche per Francesco Ferrante, i cambiamenti devono avvalersi dell'innovazione tecnologica che però non può prescindere da precise scelte politiche: “Energia da fonti rinnovabili in sostituzione delle fossili, efficienza energetica a partire dal rinnovamento del patrimonio edilizio, mobilità nuova e sostenibile rappresentano il futuro che si sta già facendo strada nel presente. Tocca ai decisori politici, adesso, ad ogni livello, locale, nazionale, internazionale non perdere questa occasione e accogliere, con scelte radicali ed efficaci, la nuova sfida per costruire un futuro pulito e sostenibile”.
Dopo i saluti del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dell’Assessore all’ambiente e rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino, al convegno annuale si è fatto un focus sul ruolo delle istituzioni nella lotta al cambiamento climatico. La prima sessione, presieduta da Catia Bastioli, presidente di Kyoto Club, ha visto l’intervento di Catherine Colonna, Ambasciatrice di Francia in Italia, Kathleen A. Doherty, Vicecapo Missione Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, Francesco La Camera, Ministero dell'Ambiente, Martina Nibbeling-Wrießnig, Ministro Plenipotenziario Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia, Christopher Prentice, Ambasciatore del Regno Unito in Italia e Stella Bianchi, Presidente Intergruppo bicamerale “Globe Italia contro il cambiamento climatico”.
Durante la seconda parte del convegno, coordinata dal Vicepresidente di Kyoto Club, Gianluigi Angelantoni, si è dedicato un approfondimento alle opportunità da cogliere nella lotta ai cambiamenti climatici. Sono intervenuti Matteo Del Fante (AD Terna), Daniele Agostini (Enel Holding), Edoardo Zanchini (Legambiente), Gianni Silvestrini, Roberto Venafro (Edison SpA), Giuseppe Ricci (ENI). Infine Athos De Luca, Presidente Commissione Ambiente – Comune di Roma Capitale e Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club.