L’inceneritore scalderà due città a tariffa scontata
Il servizio per 50mila abitanti di Grugliasco e Beinasco L’azienda investe 20 milioni per realizzare il termodotto - sa La Repubblica del 17.02.2015
17 February, 2015
di Gabriele Guccione
ICITTADINI di Grugliasco e Beinasco avranno il teleriscaldamento. Ma la buona notizia è che le bollette saranno meno salate anche del 20 per cento, rispetto a quelle pagate oggi dai grugliaschesi che vivono in quei quartieri coperti dal servizio esistente. È la rivoluzione che attende i due comuni alle portedi Torino,dopo l’approvazione da parte dell’Autorità dei rifiuti del progetto di realizzazione della termodotto che dall’inceneritore del Gerbido consentirà di usare il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti per riscaldare un bacino di 50mila abitanti.
Due tubi, uno all’andata e uno al ritorno, copriranno il percorso di 5 chilometri e mezzo che separa l’impianto del Gerbido dalle due cittadine. A posarli sarà Iren, che quando nel 2012 si aggiudicò dal Comune di Torino l’80 per cento di Trm, la società proprietà dell’inceneritore, si assunse anche l’obbligo di realizzare la nuova infrastruttura. Un investimento di circa 20 milioni di euro che «completerà » il funzionamento dell’inceneritore, oggi attivo esclusivamente per la produzione di energia elettrica, oltre che per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dall’area torinese.
La produzione e l’utilizzo di calore per il teleriscaldamento delle abitazioni è infatti una delle compensazioni ambientali in forza delle quali l’impianto è stato autorizzato. Per l’inceneritore significherà produrre meno energia elettrica e più calore. Ma è indispensabile che il progetto diventi realtà, proprio perché previsto dall’autorizzazione ambientale.
«I lavori di realizzazione dell’opera nel corso del 2015 — fanno sapere da Iren — Mentre l’erogazione del calore è prevista nel corso della stagione termica 2016-2017». Per il momento l’impianto produrrà ogni anno circa 150 gigawatt all’ora di calore. Ma in futuro si prevede di estendere il servizio, oltre che a Grugliasco e Beinasco, anche ai comuni di Collegno e Rivoli.
Il calore prodotto da Trm sarà venduto ad un prezzo inferiore del 20 per cento rispetto a quello attualmente fornito dalla centrale della Nove di Grugliasco, che peraltro potrebbe essere nelle mire di Iren che ha in serbo un piano di espansione. Per i grugliaschesi che già oggi hanno una copertura parziale del servizio significherà un risparmio dal 15 al 20 per cento sulle bollette.
Nel frattempo prosegue l’iter che consentirà all’inceneritore di aumentare la propria capacità di smaltire rifiuti. Una possibilità prevista di recente dalla legge, che nel caso di Torino potrebbe portare il Gerbido a bruciare fino a 490mila tonnellate l’anno (in teoria anche fino a 510mila, ma sarebbe come mettere il turbo) contro le attuali 421mila previste dalla vigente autorizzazione integrata ambientale che era stata concessa al momento della costruzione dalla Provincia.