La Puglia e l’economia della bici. Il cicloturismo? «Una miniera d’oro»
Il cicloturismo e l’industria della bicicletta. Secondo Nigrelli, direttore settore ANCMA è «una miniera d’oro». Una buona notizia per la Puglia e sue ciclovie: da quella dell’Acquedotto Pugliese alla ciclovia dei laghi di Lesina e Varano. Il Gal Valle d’Itria apre un “bici-grill” recuperando una casa cantoniera. Bici + treno. Gli interventi di Fal e Ferrotranviarie
20 February, 2015
Nell’ambito della tre giorni “Biciclette in Puglia”(Bici in Puglia EXPO 2015 – primo salone specializzato della bicicletta che si tiene a Bari nei padiglioni della Fiera del Levante dal 20 al 22 febbraio) si è svolto il convegno dal titolo “Intermodalità e mobilità ciclistica in Puglia: accessibilità, turismo, economia”. L’incontro è stato moderato e organizzato da Raffaele Sforza, mobility manager della Regione Puglia, nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera “Intermodal” di cui la Regione Puglia è partner di progetto, finanziato con fondi del programma “Ipa Adriatic Cbc 2007-2013”.
L’iniziativa a cura della Regione, ha fatto il punto, ai sensi della legge regionale sulla mobilità ciclistica n. 1/2013, sul cicloturismo in Puglia. Dopo i saluti di rito dell'assessore ai trasporti Gianni Giannini, Ugo Patroni Griffi e del presidente di BIP, Giuseppe Meo, è stata la volta di Nicola Costantino, Amministratore Unico di AQP, che ha mostrato le meraviglie della ciclovia dell’acquedotto pugliese, da Venosa (Basilicata) a Villa Castelli (Brindisi), dalla sorgente del Sele fino al monte Fellone.
250 chilometri di ciclovia, come ha spiegato il professore, di cui 110 chilometri in galleria, mai tagliate da strade urbane percorse da autovetture, con pendenza medie che non superano l’8%. La ciclovia, è stata realizzata con pavimentazione del tutto naturale a limitatissimo impatto ambientale e ripercorre l’itinerario che fu costruito dall’Acquedotto Pugliese (cento anni fa) dal 1909 al 1915. «Per ora il primo stralcio realizzato – ha spiegato Marzano – è di soli 11 chilometri da Locorotondo a Ceglie Messapica (a cui si aggiungono i 5 chilometri che portano alla stazione), ma molto presto sarà realizzato un secondo percorso».
Antonio Cardone, direttore Gal valle d’Itria, ha spiegato che nel suo territorio più del 50% della popolazione vive di fatto nelle residenze di campagna, per questo motivo, il GAL ha risposto con una logica strategica ossia quella di realizzare itinerari pedonali e percorsi ciclistici che possono essere utilizzati, non solo dai turisti, al fine di valorizzare il territorio e migliorarne la fruizione. Lo scopo è quello di raggiungere ipogei, chiese rupestri, le vie dell’acquedotto, zone carsiche ma anche attività produttive, di valorizzare lungo i percorsi, fontane o punti vendita di generi alimentari inserendo aree di sosta studiate appositamente per i ciclisti. Come il bici-grill, recuperando ad esempio le affascinanti ma oggi abbandonate, case cantoniere. Oggi in Puglia ne esiste una, ed è gestita dal Gal Valle d’Itria: due giorni fa è stata consegnata dalla ditta che ne ha eseguito la ristrutturazione. Sarà possibile dunque, accogliere i ciclisti e distribuire la carto-guida (70x100 cm) realizzata appositamente per i ciclo-turisti.
“Il cicloturismo è una forma di accessibilità sostenibile del territorio che serve a battere delle bellissime aree paesaggistiche”. A sostenerlo è Mauro Nista progettista della Ciclovia dei due laghi (Lesina e Varano) - Bicitalia n. 6. La ciclovia che circumnaviga i due laghi consentirebbe di collegare le diverse decine di villaggi, campeggi turistici e residenze estive, che sono ubicate lungo la via che porta da Lesina a Varano. I costi della progettazione saranno presto resi noti dopo la pubblicazione definitiva del progetto.
Che dietro all’economia della bicicletta si nasconda una miniera d’oro, è pronto a scommettere Pietro Nigrelli, Direttore Settore Ciclo ANCMA, (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo E Accessori che aderisce a Confindustria). Secondo il milanese Nigrelli, l’industria della bici (vendita bici e suoi accessori), in Germania vale annualmente 5 miliardi di euro e 1,6 in Olanda, solo 0,9 miliardi in Italia, nonostante la nostra penisola si dimostri prima nella produzione di biciclette: ne sono vendute 3 milioni di pezzi ogni anno, «ma non sono vendute tutte Italia, - ha spiegato – si esportano nel resto dell’Europa: In Olanda si vendono 80 bici ogni mille abitanti, 160 in Danimarca». Se le due ruote motorizzate hanno avuto una flessione del 70%, l’economia della bici regge: durante la crisi ha perso solo il 10%. E il cicloturismo potrebbe portare una nuova ventata di ricchezza. Lo ha fatto in Germania, in cui ci sono 47 mila chilometri di percorsi ciclabili, il cui fatturato è pari a 9 miliardi di euro. E in Italia? Secondo Bicitalia nel Belpaese, ci sono 18 mila chilometri di percorsi, di questi solo 3 mila sono stati realizzati per lo più in provincia di Trento. Questo territorio con una spesa di 120 milioni di euro, ne guadagna 100 mila all’anno. «Quale opera oggi – ha detto Nigrelli - si ripaga così velocemente?». Se oggi Bicitalia fosse realizzata con un costo di 2,5 miliardi di euro, porterebbe 3,2 miliardi di euro di fatturato l’anno. Parola di ANCMA che sottostima prudentemente il fatturato del 25%.
E sul trasporto bici+treno in Puglia? La Ferrotranviaria e le Ferrovie Appulo Lucane, hanno illustrato le loro attività. «Ferrotranviaria ha 190 treni – ha spiegato l’ingegnere Ronchi direttore di esercizio di Ferrotranviaria – di queste 30 sono corse giornaliere (nord/sud) in cui è possibile posteggiare la propria bicicletta. Con il biglietto Ferrotranviaria (Barletta – Bari via entroterra) si potrà utilizzare anche l’autobus cittadino a Andria e Barletta».
«FAL, Ferrovia Appulo Lucane – ha detto l’ingegnere Massimiliano Natile responsabile degli investimenti FAL – ha acquistato ultimamente 30 nuovi treni con posti bici, modelli di rastrelliere già utilizzate in Svizzera da posizionare lungo le proprie stazioni, e aprirà un ciclo-parcheggio da 150 posti bici nel Sud Italia. Inoltre, in vista di Matera, Capitale della cultura 2019, sarà raddoppiato il percorso dei binari fino Toritto, saranno introdotte corse anche domenicali, e saranno rimossi a Bari due passaggi a livello, tra cui quello di strada Santa Caterina».