Differenziata, Roberto De Santis: «Nel 2013 il Conai ha dato ai comuni pugliesi circa 17 milioni di euro»
Intervista a Roberto De Santis, ingegnere chimico e presidente del Conai, presente a Bari per la firma relativa al protocollo di intesa siglato con la Regione Puglia il 2° febbraio. Nel 2013 il Conai ha dato ai comuni circa 17 milioni di euro. Bene la raccolta della carta più indietro la raccolta del vetro
22 February, 2015
Nel 2013 ogni cittadino pugliese ha raccolto circa 44 kg di imballaggi e i corrispettivi riconosciuti ai comuni della Puglia dal sistema consortile per i quantitativi raccolti sono stati di circa 17 milioni di euro.
«Il dato della regione Puglia ci dice che, fatto 100 il totale dei rifiuti solidi urbani, 8,5% sono i rifiuti di imballaggio che vengono conferiti e vengono riciclati al Conai (214.566 tonnellate in termini assoluti). Ove noi dicessimo che questo 8,5% diventasse il 10%, crescita significativa ma non eccessiva, i corrispettivi (la quantità di denaro) che Conai conferisce ai comuni sulla base dell’accordo stipulato con l’Anci, passerebbero a 40 milioni di euro».
Per quanto riguarda gli imballaggi, qual è la frazione merceologica che dovrebbe crescere di più in Puglia?
«La situazione è diversificata. La carta è già su livelli mediamente più alti che nella media delle regioni del sud, mentre in particolare il vetro, sembra essere particolarmente in ritardo. E’ un aspetto parecchio delicato, perché la raccolta differenziata del vetro pone problemi di qualità parecchio significativi nel senso che il riciclo del vetro è estremamente sensibile alla purezza del materiale raccolto».
Eco dalle città ha intervistato qualche mese fa il suo collega Grisan, direttore di Co.re.ve. il quale ha posto lo stesso problema, ha dato l’indicazione di utilizzare le campane di vetro a livello a stradale.
«Per il Conai, la condizione essenziale è che il vetro non si deve raccogliere insieme ai metalli o alla plastica. Va raccolto da solo. Quindi lo sforzo che stiamo conducendo a livello informativo nazionale è che nelle altre regioni in particolare in Toscana ma anche a Roma, dove c’è il cosiddetto multi materiale pesante (vetro+plastica+metalli), stiamo aiutando a diversificare e a raccogliere il vetro separatamente».
Sembra che la raccolta differenziata arrivi prima in provincia che nelle città capoluogo. Da questo punto di vista, gli abitanti della Provincia conoscono meglio i materiali e di fatto hanno una crescita culturale superiore rispetto agli abitanti della grande città.
«Se mi permette non credo che ci sia differenza nella cultura del singolo cittadino di un grande centro urbano o di un piccolo centro urbano, ci sono però due differenze che giustificano questo che Lei ha notato. Obiettivamente la maggiore complessità nella progettazione e nella implementazione in grandi centri urbani della raccolta differenziata. La seconda considerazione è che in molte realtà comunali, a volte anche più modeste, spesso l’autorità politica raggiunge prima una matura consapevolezza della utilità della raccolta differenziata».
Riguardo al protocollo di intesa, firmato a Bari, tra il Conai e la regione Puglia l’obiettivo è quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata e il riciclo dei materiali?
«Le due cose devono andare di pari passo, ripetutamente noi critichiamo, a livello politico nazionale, questa eccessiva enfasi che viene data alla percentuale di raccolta differenziata che per noi hanno scarso senso. La raccolta differenziata è fatta per il riciclo altrimenti non è un valore in sé. E quindi la qualità della raccolta differenziata è l’elemento decisivo. Quindi oggi in Italia, in alcuni centri viene contabilizzata un alta percentuale di raccolta differenziata e vengono fatti proclami di vittoria che spesso non è differenziata».
Nelle progettazioni che Conai andrà a eseguire per i comuni e per gli Aro che sono in ritardo, quale elemento migliorativo sarà prevista l tariffa puntuale. In molti comuni con cui ho avuto a che fare propendono per avere una scontistica sia per la raccolta differenziata che per la riduzione dei rifiuti.
«Su questo non mi pronuncio, perché non fa parte dei nostri compiti istituzionali: fa parte della autorità politica. Ma posso fare un discorso di questo genere che riguarda il fatto che secondo l’accordo Anci Conai, ci sono dei corrispettivi che Conai paga ai comuni che sono basati sulla qualità e sulla quantità. A livello nazionale nel primo anno di accordo daremo ai comuni italiani circa 400 milioni di euro, con una crescita significativa è previsto un incremento medio del 17% rispetto agli anni precedenti».