Roma, nasce l'Ufficio Bici: sinergia tra istituzioni, coordinamento Roma ciclabile, Salvaiciclisti e Vivinstrada
Il sindaco e la giunta prendono impegni importanti perché Roma possa diventare davvero una città ciclabile e perché la ciclabilità diventi un impegno strategico
03 March, 2015
Finalmente Roma avrà un vero Ufficio bici, con un responsabile tecnico (l’ing. Marco Contadini), che avrà il compito di pianificare, coordinare, progettare preliminarmente e promuovere una vera attività di partecipazione delle associazioni per fare di Roma una città ciclabile.
Con la responsabilità della cabina di regia, supportato da una squadra di tecnici dell’agenzia nella progettazione esecutiva e realizzazione delle opere programmate. Affiancato da una struttura dedicata del Dipartimento mobilità di Roma Capitale per gli indirizzi e la gestione tecnico amministrativa. Questo è ciò che chiedevano le associazioni e questo è l’importante impegno che il Sindaco Marino, l’assessore Guido Improta, insieme agli assessori Estella Marino, Giovanni Caudo e Maurizio Pucci, il presidente della commissione mobilità Annamaria Cesaretti, il rappresentante dei Municipi Maurizio Veloccia e il presidente dell’agenzia mobilità Carlo Medaglia, hanno preso di fronte alle 34 associazioni del Coordinamento Roma Ciclabile e a #salvaiciclisti e #vivinstrada.
L’incontro, che si è svolto ieri sera in Campidoglio, è stato costruttivo e l’amministrazione ha risposto alle domande delle associazioni: a partire da ora questo obiettivo strategico per la giunta Marino, confermato nel PGTU, se verranno rispettati gli impegni presi ieri, avrà le gambe per camminare e i cittadini avranno un punto di riferimento certo per dare il loro contributo. A partire, ad esempio, dal progetto per il tunnel di S. Bibiana che, dopo la petizione e la corsia ciclabile disegnata dai cittadini stessi, ancora non ha avuto un riscontro nei fatti.
Il presidente Medaglia ha anche confermato le risorse finanziarie che, inesistenti al termine della consiliatura di Alemanno, saranno disponibili entro il 2015/16, nel bilancio in via di approvazione (400.000 euro), dai fondi strutturali europei (8 milioni dal Piano Operativo Nazionale e 10 milioni da quello regionale) e dal Ministero dell'ambiente (4 milioni). Ha confermato le risorse regionali per la ciclabile Nomentana e la necessità di riaprire le trattative per recuperare il finanziamento andato perso della ciclabile Roma mare lungo il Tevere.
Le associazioni hanno anche ricordato l’impegno preso al momento dell’approvazione del Piano della ciclabilità di utilizzare il 20% degli introiti delle multe per la mobilità ciclabile; la necessità di potenziare la formazione dei tecnici che, in agenzia ma anche nei municipi, dovranno occuparsi della progettazione delle opere – bikelines e zone 30 - previste dal Piano; la necessità di impianti e spazi
adeguati per diffondere la pratica della bicicletta, le attività di educazione e comunicazione. Più in generale, un impegno molto più forte per garantire la sicurezza nelle strade, per gli utenti deboli, pedoni e ciclisti, per la qualità dello spazio pubblico per tutti, valorizzando il ruolo della Consulta per la sicurezza stradale appena istituita.
Le associazioni affermano che da oggi faranno pressione anche sui municipi, sulla Regione Lazio, sul Ministero dell'Ambiente e continueremo a vigilare a tutti i livelli. "Saremo a fianco di Roma Capitale e della costituenda città metropolitana in tutti gli atti orientati a ridurre l’uso delle auto, solidali con l’assessore Improta sul provvedimento di aumento delle tariffe per l’accesso nella ZTL che il TAR ha bocciato. Perché la vera sfida - concludono le associazioni - rimane quella di far diventare la mobilità ciclabile uno degli strumenti più concreti ed efficaci, in tempi di crisi e di rigenerazione urbana, per cambiare radicalmente la mobilità a Roma.