L'inquinamento atmosferico influisce sulle capacità cognitive dei bambini. I risultati dell'ultimo studio del Creal di Barcellona
La ricerca ha evidenziato che gli scolari delle scuole con alti livelli di inquinamento presentano un livello di sviluppo cognitivo più basso rispetto a quelli frequentanti scuole meno esposte
05 March, 2015
Secondo uno studio del Centro di Ricerca in Epidemiologia Ambientale (CREAL) di Barcellona (Spagna) condotto da Jordi Sunyer e pubblicato su PloS Medicine, i bambini di età compresa tra i 7 e 10 anni, che frequentano scuole esposte ad alti livelli di inquinamento ambientale da traffico hanno uno sviluppo cognitivo più lento.
I ricercatori hanno valutato 2897 bambini in 39 scuole primarie di Barcellona e Sant Cugat, e attraverso un test informatizzato, della durata di 40 minuti, hanno valutato tre variabili cognitive: attenzione, memoria di lavoro e memoria di lavoro superiore. Le misurazioni, con cadenza trimestrale, hanno evidenziato a parità di eguale livello socio-economico, che i bambini frequentanti le scuole con alti livelli di inquinamento presentavano un livello di sviluppo cognitivo più basso rispetto agli scolari delle scuole meno esposte all'inquinamento da traffico, al netto degli altri fattori che condizionano lo sviluppo cognitivo.
La ricerca all'interno del progetto di ricerca europeo Breathe, ha evidenziato che nelle scuole “meno inquinate” i bambini mostravano uno sviluppo cognitivo dell'11,5% in memoria di lavoro, mentre nei bambini che frequentavano le scuole più esposte all'inquinamento il loro sviluppo cognitivo risultava cresciuto solo del 7,4%.
“L'associazione osservata è stata coerente nelle misure cognitive, anche se era evidente nella memoria di lavoro che è un ottimo indicatore del successo dell'apprendimento. Il deterioramento delle funzioni cognitive ha delle conseguenze per il rendimento scolastico. Pertanto, riducendo lo sviluppo cognitivo dei bambini che frequentano le scuole con più di inquinamento dell'aria potrebbe portare ad uno svantaggio che dovrebbe essere preso in considerazione nel controllo della qualità dell'aria” ha concluso Jordi Sunyer.
I risultati della ricerca, durata un anno, suggeriscono che il cervello in via di sviluppo può essere più vulnerabile all'inquinamento da traffico durante la media infanzia, una conclusione che ha implicazioni nella progettazione di leggi contro l'inquinamento atmosferico e sopratutto per l'identificazione dei luoghi dove costruire nuove scuole.