Emissioni di CO2 ferme al 2014? Si, ma solo per il settore energetico
Mentre l'economia globale cresce del 3% le emissioni di CO2 segnano un +0% rimanendo stabili rispetto allo scorso anno.
15 March, 2015
Il comunicato stampa datato 13 marzo 2015 della IEA, l'Agenzia Internazionale dell'Energia fondata dall'OCSE all'indomani della crisi petrolifera del 1973 per monitorare e favorire le politiche energetiche dei paesi aderenti, pone in evidenza un dato: per la prima volta in 40 anni c'è stato una arresto delle emissioni di gas serra non legato ad una recessione economica.
Infatti, secondo i dati della IEA, le emissioni di CO2 nel 2014 sono state 32,3 miliardi di tonnellate, pari a quelle del 2013, mentre la crescita economica globale si è attestata ad un +3%. Questa è la quarta volta nella storia (della IEA) che avviene un fenomeno del genere, precedentemente le emissioni di CO2 erano diminuite (o invariate) nel 1980, 1992 e 2009. Un evento eccezionale a detta del futuro Executive Director dell'IEA Fatih Birol, che probabilmente ha fatto cadere in errore alcuni giornali italiani.
Per sapere come stanno davvero i fatti, bisognerà aspettare il 15 giugno di quest'anno, dove la IEA presenterà a Londra un report speciale su energia e clima, che permetterà di formulare le prossime strategie energetiche dei Paesi OCSE, in vista dei negoziati di dicembre a Parigi. Quindi parlare di “disaccoppiamento” tra crescita economica e inquinamento è fuori luogo, perché i dati della IEA si riferiscono al solo settore energetico e, cosa più importante, le performance economiche delle nazioni vengono misurate attraverso l'obsoleto prodotto interno lordo.
(foto greenpeace.org)
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