Legambiente pubblica la prima mappa del rischio climatico nelle città italiane
L'associazione presenta la prima mappatura sull'impatto dei mutamenti climatici nelle aree urbane in Italia. Sono stati presi in esame episodi metereologici particolarmente intensi, dal 2010 ad oggi. La mappa sarà periodiocamente aggiornata
23 March, 2015
Nei prossimi 15 anni si prevede che le alluvioni nel mondo triplicheranno a causa dei cambiamenti climatici, della crescita della popolazione e dell’espansione delle zone urbane. Secondo il World resources institute il numero di persone a rischio per le inondazioni fluviali salirà dai 21 milioni di oggi a 54 milioni. L’80 per cento della popolazione colpita da alluvioni vive in 15 paesi classificabili come meno sviluppati o in via di sviluppo.
La mappa del rischio, elaborata da Legambiente e sviluppata grazie alla collaborazione di TeamDev ed Esri Italia, raccoglie informazioni sugli impatti degli eventi climatici nelle aree urbane. Sono stati presi in esame episodi metereologici particolarmente intensi, dal 2010 ad oggi, per osservare dove e come i fenomeni si ripetono con maggiore frequenza, evidenziare gli impatti subiti dalle aree colpite, mettere in rapporto l'accellerazione degli eventi climatici avversi con la carenza di una politica di messa in sicurezza dei territori. In sintesi, il clima sta cambiando e dobbiamo attrezzarci. Le nostre città non possono andare sott'acqua ogni autunno.
Cosa c'è in questa mappa? La descrizione e classificazione degli eventi meteorologici più disastrosi degli ultimi anni e dei loro impatti sul territorio. La mappa sarà periodicamente aggiornata per consentire di monitorare con immagini e informazioni i vari eventi. Lo scopo della mappa è individuare le cause antropiche che stanno aggravando gli impatti dei mutamenti climatici (come per esempio l'eccessivo consumo di suolo) e individuare le aree a maggiore rischio.
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