Piene del Seveso ed esondazioni: anche il Parco Nord si sacrifica per le vasche di contenimento
Esondazioni del Seveso, il Comune di Milano dà il via libera per la vasca di contenimento nel Parco Nord, ad est del cimitero di Bruzzano. Una delle 5 previste per contenere le piene del torrente. Ma per molti il Parco Nord "aveva già dato"
29 March, 2015
Ultimamente il problema delle esondazioni del Seveso è stato un po' accantonato, ma solo perché non ci sono state piogge tali da causare nuove alluvioni. Il tempo è stato infatti in questo fine inverno clemente, non solo per i cantieri di EXPO (è stato più volte dichiarato dagli organizzatori che forti piogge, o peggio ancora nevicate, avrebbero ritardato ancora di più i lavori), ma anche per l'area nord est di Milano, messa a dura prova dalle eccezionali e ripetute esondazioni del Seveso nel 2014.
Comune, Regione e Governo hanno più volte ripetuto negli scorsi mesi che questa "sarà la volta buona", ossia che le decisioni prese dopo i numerosi e dannosissimi allagamenti del 2014, permetteranno a Milano ed hinterland di risolvere una volta per tutte il problema quarantennale delle esondazioni del Seveso. Anche se i tempi paiono molto lunghi: il Comune ha dichiarato che i lavori per la vasca di Senago partiranno quest’estate e "successivamente saranno cantierizzate le altre vasche: Parco Nord, Varedo, Lentate sul Seveso e Paderno Dugnano". L'effettiva "messa in sicurezza" del Seveso è promessa però solo tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, "come da cronoprogramma del piano Italia Sicura".
Le famose vasche di contenimento delle piene del torrente Seveso, che da anni si dice di dover creare a nord di Milano, sono sinora sempre state rimandate, per la mancanza di fondi e spesso anche per le proteste un po' egoistiche di alcuni Comuni dell'hinterland. Ora che le vasche di contenimento (tecnicamente, "di laminazione") sono approvate sulla carta e hanno trovato i milioni per costruirle, bisognerà incrociare le dita per la prossima estate, sperando che non si scatenino troppi nubifragi su Milano e Lombardia, visto che la figura che si farà sarà di fronte a milioni di turisti da tutto il mondo.
Comunque è ora certo che Milano farà la sua parte, poiché la Giunta Pisapia ha deliberato venerdì 27 marzo il via libera definitivo per la vasca di contenimento nel Parco Nord, nell'area ad est del cimitero di Bruzzano. E' quindi lo splendido Parco Nord, il territorio milanese che si sacrificherà per la causa Seveso, mettendo a disposizione una fetta del parco, circa 4 ettari, per un invaso che dovrà contenere 250mila metri cubi di acqua, in caso di esondazione.
Il Parco Nord ha quindi dovuto cedere, perché solo qualche mese fa si era dichiarato contrario a questa scelta, che scontenterà tanti dei cittadini di Milano, Bresso, Cinisello, Sesto San Giovanni e Cormano, che amano e frequentano il grande parco pubblico di cintura metropolitana che proprio quest'anno compie i 40 anni di vita; un raro caso italiano di creazione dal nulla di un vero polmone di verde, che si estende ed insinua in circa 600 ettari di territorio. Anche perché, tornando alle dibattutissime vasche di contenimento, o laminazione, considerate da tempo dagli esperti il primo urgente intervento da fare per limitare i danni delle piene, proprio il Parco Nord - come tempo fa raccontò Eco dalle Città - è stato l'unico soggetto che con lungimiranza una vasca di contenimento l'aveva già creata. Senza farne troppa pubblicità e mimetizzandola benissimo con una struttura sportiva utilizzatissima dagli appassionati: il velodromo nell'area di parco compresa tra viale Fulvio Testi e via XX Settembre, è infatti un'intelligente struttura che, durante le piene del Seveso, si trasforma in vasca di contenimento per contribuire a ridurre i danni dell'acqua. Inoltre, proprio nell'area di Milano Bruzzano del Parco Nord, a sud del Cimitero, da qualche mese il Parco ha quasi terminato di creare un nuovo lago artificiale, che dovrebbe costituire una nuova area ecologica, attraendo uccelli e altri animali. Quindi dalla poca acqua che il Paco aveva nella sua ala est, quella di Affori, Bruzzano e Niguarda, ora si rischierà di averne troppa.
Con la delibera di Giunta approvata il 27 marzo, il Comune di Milano ha quindi inserito la vasca del Parco Nord all’ interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2015/2017: un piano che prevede in tutto cinque vasche di laminazione e gli interventi di depurazione delle acque predisposti da AiPo. Il progetto sarà realizzato da Metropolitana Milanese e prevede la realizzazione di un lago artificiale che si "inserisca con coerenza nel territorio e, in caso di necessità, si trasformi in bacino di laminazione controllata", raccogliendo le acque in piena del Seveso e prevenendo le esondazioni in città. Circa 250.000 metri cubi il volume di assorbimento previsto, per ridurre la portata delle acque del Seveso nel tratto tombinato che passa sotto Milano a partire da via Ornato, verso il quartiere Isola, ovvero le aree da decenni soggette alle esondazioni.
Il Comune dichiara che "la realizzazione del lago artificiale del Parco Nord costituirà anche un’opera di riqualificazione ambientale dell’area, oggi fortemente degradata, con un ecosistema adatto alla nidificazione degli uccelli grazie a un sistema di zattere. La durata complessiva dei lavori è stimata in 600 giorni".
Fra le opere in realizzazione per mettere in sicurezza il Seveso, continua intanto la pulizia del tunnel sotterraneo, da via Ornato lungo via Valfurva, piazzale Istria, piazza Carbonari, via Melchiorre Gioia, iniziata una settimana fa. Le scavatrici stanno togliendo il materiale che ostruisce il passaggio delle acque per aumentare la portata dell’alveo e consentire il flusso in caso di piena. Si tratta di ghiaia, detriti, sedimenti, qualche copertone d’auto, bottiglie di plastica che si sono accumulati, specialmente dopo le ultime due esondazioni, per ridisegnare i profili originari del 1980. I lavori vengono effettuati con l’impiego mini escavatori calati nella tombinatura, pale meccaniche per l’estrazione del materiale in corrispondenza degli accessi e automezzi per il trasporto del materiale in discarica.
“Stiamo mantenendo l’impegno preso con i milanesi perché il Seveso sia sempre meno una minaccia – hanno dichiarato gli assessori Pierfrancesco Maran e Marco Granelli - dopo anni stiamo per realizzare un sistema articolato e strutturale che ci consentirà contenere drasticamente l’emergenza”.
Il Progetto Seveso, secondo il Comune, procede secondo i tempi stabiliti. Proprio pochi giorni fa "la Regione ha espresso parere favorevole in merito alla procedura di VIA e quindi alla compatibilità ambientale del progetto della vasca di Senago, per la realizzazione della quale il Comune di Milano ha già trasferito 20 milioni di euro all’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), cui si aggiungono i 10 della Regione". I lavori per la vasca di Senago partiranno quest’estate. Successivamente saranno cantierizzate le altre vasche: oltre a quella del Parco Nord, quelle di Varedo, Lentate sul Seveso, e Paderno Dugnano.
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