Prisca, il Ministero dell'Ambiente dedica il mese di aprile al progetto di riduzione dei beni riutilizzabili che finiscono in discarica
Arriva da Pisa un modello innovativo di Centro di Riuso urbano che ridurrà del 60% il quantitativo degli oggetti riusabili presenti nel flusso dei rifiuti solidi urbani
02 April, 2015
Il mese di aprile, per il Ministero dell'Ambiente, è dedicato al progetto LIFE+ PRISCA “Progetto pilota di riutilizzo su scala a partire dal flusso dei RSU” (LIFE11 ENV/IT/000277) della Scuola Superiore di studi universitari e di perfezionamento S. Anna di Pisa, il cui obiettivo è dimostrare la sostenibilità di un modello di Centro di Riuso in grado di diminuire significativamente ed efficacemente il quantitativo di oggetti riusabili presenti nel flusso dei rifiuti solidi urbani che attualmente vengono smaltiti per lo più in discarica.
Il progetto finanziato dal programma LIFE+ Ambiente ha avviato la sperimentazione nel settembre 2012 nei comuni di Vicenza e San Benedetto del Tronto (AP), e vede oltre alla capo fila Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant'Anna di Pisa, la partecipazione di: Occhio del Riciclone ONLUS, Cooperativa sociale Insieme di Vicenza, Valore Ambiente di Vicenza, Comune di San Benedetto del Tronto, WWF Ricerche e Progetti.
Il progetto PRISCA prevede la realizzazione di due Centri di Riuso, in cui sia possibile intercettare beni riutilizzabili dal flusso dei rifiuti solidi urbani che attraversano i Centri di Raccolta comunali. Tali beni riutilizzabili, sottoposti a operazioni di “preparazione per il riutilizzo” ovvero di controllo, pulizia e riparazione, potranno essere reimmessi sul mercato attraverso la vendita al dettaglio o all’ingrosso.
L'obiettivo generale è sperimentare un modello di centro di riuso in grado di diminuire significativamente il quantitativo di beni riusabili che vengono smaltiti in discarica. Dato che il raggiungimento di questo obiettivo necessita della attiva partecipazione dei cittadini, parte fondamentale del progetto è sensibilizzare ed educare i cittadini riguardo al tema della riduzione dei rifiuti, dando rilievo, attraverso la diffusione del modello PRISCA, all’importanza del riutilizzo dei beni post-consumo e alla riduzione degli impatti in relazione allo sviluppo di scelte di consumo ambientalmente sostenibili.
Obiettivo specifico è la replicabilità del modello su tutto il territorio europeo: la realizzazione di altri Centri di Riuso urbani permetterà di avviare al riutilizzo significative quantità di beni presenti nel flusso dei rifiuti solidi urbani che, in assenza di una filiera organizzata, sono attualmente destinati perlopiù allo smaltimento. Per ogni Centro di Riuso urbano si prevede la diminuzione del flusso di rifiuti a smaltimento del 60%.
Il progetto vuole dimostrare, attraverso la realizzazione dei Centri di Riuso, la possibilità di avviare al riutilizzo il 60% dei rifiuti che il cittadino conferisce presso i Centri di Raccolta.
Si prevede il
raggiungimento del break-even point entro la fine del 2015,
sei mesi dopo la fine del progetto prevista per giugno 2015.