Sacchetti di plastica non a norma, nuova intesa tra Assobioplastiche e Arpa Umbria per supportare gli accertatori
Da martedì 7 aprile gli organi di contrasto alle violazioni di legge e le amministrazioni comunali di tutta Italia possono avvalersi dei laboratori di Arpa Umbria per gli accertamenti sui sacchi non a norma
07 April, 2015
Firmato il primo accordo di partnership tra Arpa Umbria e Assobioplastiche per assicurare il supporto dei laboratori pubblici agli organi accertatori nelle azioni di contrasto, su tutto il territorio nazionale, alle violazioni di legge sui sacchi asporto merci e sui sacchi per la raccolta differenziata dei rifiuti organici. Da oggi, per gli accertamenti sui predetti sacchi non a norma, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizie Provinciali e Locali nonché gli organi di polizia amministrativa e giudiziaria possono direttamente avvalersi dei laboratori scientifici dell’agenzia per la protezione dell’ambiente della Regione Umbria. Potranno usufruire delle analisi pubbliche anche le amministrazioni comunali e i gestori locali dei servizi di raccolta dei rifiuti.
In base ai termini dell’accordo, fino al 31 dicembre 2015, e su un massimo di 100 campioni, potranno essere eseguite (senza costi per gli organi accertatori) analisi da parte dei laboratori scientifici di Arpa Umbria per la verifica delle caratteristiche tecniche (composizione e spessore), nonché della veridicità delle diciture, di ogni singolo sacco del quale si intenda accertare la conformità alla legge.
Con questa iniziativa Arpa Umbria, in linea con il proprio compito istituzionale, ha inteso rafforzare gli strumenti a disposizione delle amministrazioni pubbliche nelle azioni di contrasto alle violazioni di legge e alle frodi in commercio in un settore, come quello dei sacchi in plastica per l’asporto merci e la raccolta differenziata dei rifiuti organici, talvolta caratterizzato da un elevato grado di tecnicismo. “Siamo consapevoli della rilevanza che una simile attività di controllo può significare per la salute dei nostri corsi d’acqua e dei mari e quindi come sia importante contribuire al rispetto nelle normative emanate, non con poche difficoltà, in un settore strategico per la tutela ambientale”, ha spiegato Giancarlo Marchetti, Direttore Tecnico di Arpa Umbria.
Dal conto suo, Assobioplastiche ha sposato la collaborazione con Arpa Umbria in uno spirito di tutela dell’interesse pubblico e della corretta applicazione delle leggi vigenti. Inoltre, con la sottoscrizione di questo accordo, Assobioplastiche intende rafforzare la propria esperienza pluriennale nella raccolta delle informazioni e di dati scientifici indipendenti in un settore in cui non si ha spesso la puntuale percezione del grado di illeciti che vengono quotidianamente commessi. Gli organi accertatori, ai fini delle verifiche di cui sopra, potranno richiedere alle competenti strutture di Assobioplastiche tutto il necessario supporto tecnico/legale, anche ai fini dell’invio dei campioni da analizzare ad Arpa Umbria, e del tipo di analisi da richiedere (in base alle caratteristiche tecniche e alle diciture del singolo sacco). “Ringrazio Arpa Umbria che con la firma dell’accordo si è resa disponibile a collaborare direttamente con le forze di polizia per il contrasto all’illegalità nel settore dei sacchetti di plastica. Assobioplastiche è al fianco di tutte quelle amministrazioni pubbliche centrali e locali che intendono adoperarsi per il rispetto della legge, a tutela dei cittadini, dell’ambiente e degli operatori onesti che hanno scelto la strada della legalità”, ha dichiarato Marco Versari, Presidente di Assobioplastiche. “Mentre ci auguriamo che il quadro che emergerà dall’attuazione dell’accordo possa rappresentare un Paese che riesce a far rispettare le proprie leggi, invitiamo le amministrazioni e gli organi accertatori a proseguire sul cammino intrapreso dei controlli e delle sanzioni”, ha concluso Versari.