Lazio, al via l'iter per il nuovo Piano Energetico regionale
Dovrebbe essere approvato entro il 2015 il piano che secondo la regione Lazio svilupperà un sistema sempre più rivolto all’utilizzo delle fonti rinnovabili e all’uso efficiente dell’energia
10 April, 2015
"Da oggi parte quella che noi vorremmo chiamare l'alleanza del Lazio
per il risparmio energetico, perché non basta un piano o una legge, ma
bisogna coinvolgere tutti, i sindaci, chi vive, chi costruisce e chi
produce, una comunità intera che vuole guardare al futuro con un po’ di
serenità" – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, nel corso della presentazione del nuovo Piano Energetico Regionale.
Un sistema energetico sempre più rivolto all’utilizzo delle fonti rinnovabili e all’uso efficiente dell’energia. Per questo, per tutelare l’ambiente, ridurre la CO2 e ripartire con le energie rinnovabili la Regione sta lavorando al nuovo Piano Energetico Regionale, un percorso
già avviato con la stesura di un documento strategico e che prosegue
con una importante fase di confronto e partecipazione.
Il nuovo Piano arriva dopo 14 anni di attesa.
Un risultato importante a cui si arriverà anche grazie al sostegno di
oltre 500 soggetti tra enti locali, gestori di servizi, università ed
enti di ricerca, associazioni di categoria, ordini e collegi
professionali, organizzazioni non governative e organizzazioni
sindacali. Si tratta di un documento particolarmente rilevante anche in
vista della XXI Conferenza sui cambiamenti climatici che si svolgerà
alla fine del 2015 a Parigi. Un confronto aperto e trasparente sul risparmio e l’efficienza energetica per costruire insieme il Nuovo Piano Energetico del Lazio
(PER), lo strumento con cui la Regione intende rispondere alla domanda
regionale di energia da qui fino al 2020. Un percorso che parte dai
bisogni veri del territorio. Un esempio? Il Bilancio Elettrico, ancora
in deficit di produzione rispetto al fabbisogno.
Al lavoro per un uso razionale e sostenibile delle risorse.
La tutela dell’ambiente, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l'uso
efficiente dell’energia sono fondamentali per raggiungere uno sviluppo
economico sostenibile. L’obiettivo della Regione è diventare un esempio
virtuoso per la produzione energetica da fonti rinnovabili ed
innovazione energetica, green economy, efficienza energetica, uso
efficiente delle risorse e simbiosi industriale, per riutilizzare gli
scarti industriali invece di smaltirli.
Oltre 200 milioni di euro per sostenere l’efficienza energetica.
È stato possibile prima attraverso la rimodulazione della vecchia
programmazione dei fondi europei, che ha consentito di aumentare da 25 a
70 milioni di euro gli investimenti per la riqualificazione energetica
degli edifici pubblici, e poi con la nuova programmazione, quella per
gli anni 2014 – 2020. In particolare la Regione investe:
per la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico, con 60 milioni e almeno 120 interventi previsti
per la creazione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, con 50 milioni
per il sostegno alla produzione di energia da fotovoltaico e biomasse
nelle imprese agricole e alimentari, con 40 milioni che saranno
utilizzati per interventi condizionati alla loro sostenibilità e alle
caratteristiche delle aziende.
“Dobbiamo pensare ad un modello
che crei lavoro e non distrugga ma anzi valorizzi l'ambiente grazie alle
nuove tecnologie – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti,
che ha aggiunto: dobbiamo quindi cambiare tutto e soprattutto il piano
energetico e lo stiamo facendo dopo 14 anni. Inseguiremo obiettivi con
autorevolezza, obiettivi verso i quali il ministro Galletti ci ha
incoraggiato. Obiettivi importanti - ha detto ancora Zingaretti- temi attuali per il mondo e in vista di Parigi. Sono convinto che il Lazio ci arriverà a testa alta”.
“Il
piano della Regione Lazio è un progetto Pilota. Mi piace perchè guarda
al futuro"- è il commento del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - proviamo a immaginare come sarà la nuova economia dopo
questa crisi. Sarà un'economia molto ambientale. Vincerà, infatti, la
sfida della nuova economia chi riuscirà ad ambientalizzare le proprie
produzioni, a consumare meno risorse, a produrre meno rifiuti".
“Nel Piano raccontiamo tre scenari e le azioni da fare per raggiungerli. Il primo è quello che supera
anche
le aspettative del Piano della Conferenza di Parigi, con il 24% di
riduzione dei consumi e oltre il 20% di produzione di rinnovabili- lo ha
detto Fabio Refrigeri, assessore all'Ambiente, che ha aggiunto:
il secondo scenario è quello un po' in linea con i dati europei: il 20%
di riduzione del consumo energetico e il 17% da fonti rinnovabili. Il
terzo e' quello che ci sembra emergere dal 'Decreto Burden Sharing' che
dice solo l'11,7% di produzione da rinnovabili" – ha detto ancora Refrigeri.