Lettera aperta al sindaco di Firenze per attuare interventi per la moderazione della velocità
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che l'associazione Città Cilclabile di Firenze ha inviato al sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, in seguito al grave investimento di un ciclista giovedì 9 aprile
10 April, 2015
"Nella notte in via dell'Argingrosso un ciclista è stato investito da
un'auto che lo ha sbalzato di 30 metri: è stato ricoverato con varie fratture in
codice rosso. Quest'anno questo è il secondo incidente grave a Firenze che
coinvolge un ciclista dopo quello alla Fortezza che causò la morte
dell'investito.
L'urto in via dell'Argingrosso è stato violentissimo e in questo ha
influito la velocità del mezzo investitore. Un impatto a 30 km/h equivale
infatti a una caduta dal primo piano, mentre già a 50 km/h equivale a
una caduta dal 3° piano, per cui c'è da immaginarsi a che cosa equivalga un
impatto a 70, 90 o anche più km/h, velocità cui si lanciano tante auto e
moto non appena la strada è un po' più libera. Conseguenze che sono tanto più
gravi se nell'incidente sono coinvolti pedoni, ciclisti o anche
motociclisti, che non sono protetti dall'air bag come gli automobilisti ...
Inoltre la velocità elevata restringe il cono visivo e fa sì che ci
sia bisogno di molto più spazio/tempo per fermare il mezzo in caso di
necessità improvvisa.
Anche in tanti altri incidenti, mortali e non, è spesso
coinvolta la velocità elevata.