Rimaflow a Trezzano sul Naviglio: dal riuso di una ex-fabbrica, a quello di materiali e oggetti | Video
A Trezzano sul Naviglio (Milano) per conoscere Rimaflow, un'ex fabbrica di condizionatori per auto, fallita, dal 2012 occupata da cittadini della zona che si dedicano a riciclo, riuso e riparazione di oggetti
10 April, 2015
La storia di Rimaflow all'inizio sembrava quella di una delle tante fabbriche e capannoni industriali del Milanese, negli ultimi anni caduti in disgrazia per la crisi economica. In realtà qui, dal 2012, la storia ha un po' cambiato percorso. Anche Maflow, industria che produceva impianti di condizionamento per auto, è fallita, non tutto è andato perduto, grazie soprattutto all'iniziativa di alcuni ex dipendenti della stessa Maflow, più altri disoccupati, precari, migranti artigiani della zona. I capannoni industriali della Maflow, di proprietà della Unicredit, sono stati occupati e in qualche modo riportati ad una nuova vita, dando origine alla nascita di un centro di riuso, di recupero, di riciclo.
Il racconto ad Eco dalle Città è fatto da Luca, uno degli abitanti di Trezzo che si è gettato in quest'avventura, occupando i capannoni abbandonati della Maflow in via Boccaccio, a Trezzano sul Naviglio, zona sud est di Milano.
"L'idea di far nascere una 'Rimaflow' ha dato la possibilità a qualche decina di persone di non perdere le proprie competenze e il contatto con il proprio lavoro. Siamo diventati un centro di riuso di prossimità", spiega Luca. Un luogo utile non solo per gli abitanti di Trezzo, ma anche per i tanti frequentatori che arrivano da fuori. Rimaflow oggi è un progetto che continua a crescere. Partito con un laboratorio per recuperare ed aggiustare apparecchiature elettriche elettroniche, soprattutto vecchi computer, ora sta nascendo un laboratorio di falagnameria, con l'idea di iniziare recuperando e sistemando vecchi bancali usati, utili ad atre aziende del territorio.
Leggi anche:
Prisca, il Ministero dell'Ambiente dedica il mese di aprile al progetto di riduzione dei beni riutilizzabili che finiscono in discarica