Taxi contro Uber, la protesta a Palazzo di Città
Davanti a Palazzo di Città, infatti, hanno manifestato dando vita ad un dibattito non previsto nel Consiglio comunale di lunedì 13 aprile
14 April, 2015
Continua
il conflitto tra i taxisti di Torino e il servizio Uber. Davanti a
Palazzo di Città, infatti, hanno manifestato dando vita ad un
dibattito non previsto nel Consiglio comunale di lunedì 13 aprile.
Una loro delegazione è stata ricevuta dal Sindaco, Piero Fassino, e
dall’assessore alla Polizia Municipale, Giuliana Tedesco, che ha
poi riferito all’Assemblea.
La
relazione dell’assessore Tedesco: “Non c’è alcuna ambiguità
nella posizione dell’Amministrazione” – ha commentato
l'assessore Tedesco. “Consideriamo l’applicazione Uber pop
illegale, ma non possiamo oscurarla per cui sanzioniamo i conducenti.
“Se a Milano i sequestri sono stati più numerosi è perché a
Torino sono iniziati nello scorso novembre con l’arrivo di Uber –
continua. “In ogni caso non basta la politica di repressione per
cui abbiamo pensato di valutare assieme ai tassisti proposte che
possano rappresentare una reale possibilità di miglioramento e
incremento del loro servizio.
All'interno del dibattito in Sala Rossa, ecco gli interventi di alcuni consiglieri comunali:
Marrone
(FdI):
Il punto che spesso viene dimenticato è che Uber è abusivo e
bisogna impedire che continui a lavorare. Le norme vanno applicate e
invece qui a Torino i sequestri delle auto non vengono fatti.
Il
Comune dovrebbe essere più chiaro e netto nel prendere posizione
contro Uber e cercare di bloccare la sua app.
Auspico
maggiori controlli durante l’Ostensione della Sindone, non possiamo
aspettare soltanto le decisioni del giudice di pace.
Ambrogio
(Fdi):
Continua ad esserci una posizione ambigua da parte della Città per
un servizio abusivo come quello di Uber. Un servizio abusivo contro
il quale non si applicano provvedimenti conseguenti. Ad esempio,
bisognerebbe oscurare il sito di Uber.
Auspico
inoltre siano presto ricevuti i rappresentanti dei tassisti nella
Commissione lavoro del Comune.
Tronzano
(Forza Italia):
Rilevo che la manifestazione odierna dei tassisti davanti a Palazzo
civico è stata pacifica e non devono incidere comportamenti singoli
sull’intera categoria.
Concordo
sull’idea di ampliare gli stalli in favore della categoria. Serve
evitare l’esasperazione garantendo la legalità e quindi facendo
rispettare le regole a Uber pop, non facendola operare. Evitare
l’abusivismo, non solo Uber, ma anche i tassisti fuori legge di
Porta Palazzo.
Forza
Italia è per regole stabilite a monte e solo dopo per dare spazio al
mercato che deve svolgere il suo ruolo, ma non in assenza di regole
che significherebbe deregulation.
Ricca
(Lega Nord):
Da una città che tolleri i venditori abusivi nelle piazze auliche e
i parcheggiatori abusivi davanti agli ospedali, non mi stupisco di un
servizio taxi abusivo. Non ci aspettiamo di più. Infatti, Torino è
già indietro su questa materia rispetto ad altre città italiane. E
non si può più tollerare l’abusivismo di Uber; i tassisti sono
disperati, ci sono ormai molte famiglie in crisi. Fassino in qualità
di presidente dell’Anci deve andare dal Ministro Delrio e ottenere
l’oscuramento dell’applicazione.
Ventura
(Pd):
Non accetto accuse pesanti rispetto a dei fatti non veri. Nessun
Consigliere o tassista ha chiesto la convocazione in Commissione
Lavoro. Richiesta avvenuta invece in Aula per l’audizione di Uber,
regolarmente svolta a suo tempo.
Inoltre
la convocazione di Uber è stata convocata dalla II Commissione in
congiunta con la III, trattandosi di materia trasportistica.
Pregherei pertanto i Consiglieri di leggere con più attenzione gli
ordini del giorno. Oggi prendo atto di questa esigenza; domani mi
attiverò per convocare le associazioni dei tassisti.
Cassiani
(Pd):
La città non può risolvere cose come quella di oscurare il sito di
Uber. Per quello occorre un esposto alla Procura della Repubblica,
atto che ciascun consigliere può fare.
Riguardo
ai sequestri delle vetture di Uber c’è molta disinformazione. Ho
verificato come ci siano stati 11 sequestri in questi ultimi tre
mesi. E poi è bene ricordare che è estremamente difficile
controllare gli autisti di Uber che spesso lavorano
nascostamente.
Non
si deve transigere su Uber in tutti quei casi nei quali viola la
legge, riguardo al trasporto oneroso di persone.
Curto
(Sel):
Il mondo sta cambiando e sta cambiando il modello trasportistico
della città. Non sarebbe giusto sostenere lo sfruttamento dei
conducenti Uber, né il mantenimento dello status quo. Possiamo però
interloquire con i taxisti per gestire il cambiamento. Dobbiamo
provare a immaginare una città differente. Per esempio a fronte
della difficoltà a garantire alle persone con disabilità il diritto
alla mobilità non è scandaloso immaginare un Uber di tipo
sociale.
Bertola
(Movimento 5 stelle):
La politica non può stare ad aspettare le sentenze. I conducenti di
Uber sono sfruttati e presto per stare nei costi reali le tariffe
dovranno crescere. E’ urgente un intervento normativo a livello
nazionale. Invito il sindaco, come presidente di Anci a
sollecitarlo.
Carbonero
(Lega Nord):
Finalmente ho capito. Lo scopo di questa amministrazione è
legalizzare l’abusivismo… ma non qualunque abusivismo, solo
quello degli amici o quello comunque “utile”. Ho fatto un giro al
“suk” e ho visto pane venduto in strada, attrezzi vari sui quali
qualcuno starà ancora piangendo…e nessun controllo. Ora però la
gente è arrabbiata davvero!
Viale
(Pd):
Bisogna correggere affermazioni sbagliate: non è vero che “la
licenza è la liquidazione”. La licenza permette di lavorare ma non
ne è garantito il valore al momento della cessazione dell’attività
e della sua cessione ad altri.
Occorre
autorizzare nuove forme di trasporto come lo è, per esempio, il car
sharing, che è anch’esso in concorrenza con i tradizionali taxi: e
nel contempo tutelare la categoria.
(radiotaxi.it)